Volley, Vallefoglia battuta da Firenze. Dal campo un messaggio contro la guerra

di STEFANO SCIBILIA ed ENRICO MASCILLI MIGLIORINI

URBINO – La Megabox Vallefoglia ha perso in casa 1-3 in casa una partita molto tirata, dove le giocatrici hanno lottato su ogni pallone fino al quarto set, dove il Bisonte di Firenze ha dilagato (25-23; 26-28; 22-25; 13-25).

Il pensiero all’Ucraina

Come in tutto il mondo dello sport, in questa occasione si è voluto ricordare la guerra in Ucraina: le giocatrici di entrambe le squadre sono scese in campo con la scritta No War sul braccio. La russa Tatiana Kosheleva, assente per l’infortunio al crociato rimediato giovedì, ha dichiarato al Ducato: “Non so cosa dire sulla Russia, mi sento italiana, sto da tanto tempo qui. Però non riesco a pensare che ci sia una guerra. Da sempre giro il mondo per fare lo sport che amo, e io amo e rispetto ogni persona sul mondo”.

Le giocatrici del Vallefoglia sull’altro braccio hanno segnato il numero 15, un messaggio proprio per lei, che a fine gara è andata a prendersi gli applausi dei tifosi, che le hanno dedicato uno striscione. Assenza importante: senza di lei le tigri non sono riuscite a replicare l’ottima prestazione di giovedì scorso contro il Conegliano di Paola Egonu.

Il match senza il capitano

Il ritorno in campo della statunitense Sonja Newcombe e della finlandese Kaisa Alanko non è riuscito ad evitare la sconfitta casalinga, che lascia il Vallefoglia al nono posto a quota 19 punti. Sfuma dunque l’occasione di portarsi ad una sola lunghezza dal Bisonte di Firenze, che invece sale a 26 punti, a +7 dalle padrone di casa, con quattro gare dalla fine del campionato e la zona bassa della classifica sempre più vicina. Una sensazione che si leggeva sul volto della trinidadiana Sinead Jack-Kisal, che ha lasciato il campo in lacrime. Deluso anche il mister Fabio Bonafede, che ha dichiarato al Ducato: “Siamo molto tristi, abbiamo sentito la mancanza del capitano. Speriamo di avere la carica per la prossima partita”.

A fare la differenza per i bisonti non sono state solo le schiacciate che hanno portato ai numerosi punti, ma soprattutto un’attenzione sotto muro e nella ricezione che invece è mancata a Vallefoglia. Si distinguono però la cubana Kenia Carcaces, la serba Ana Bjelica, e l’italiana Giulia Mancini, che nel primo set hanno trascinato la squadra. Il quarto set è stato quello in cui le padrone di casa hanno mollato definitivamente la presa e le ragazze del Bisonte hanno chiuso la gara con il punteggio di 13-25.

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