di GUGLIELMO MARIA VESPIGNANI
URBINO – Il Consiglio Comunale di Urbino, all’interno del bilancio preventivo per il biennio 2022-2024 approvato lo scorso 24 febbraio, ha previsto delle riduzioni alle tasse comunali per i proprietari degli immobili e per coloro che percepiscono un reddito pari o inferiore agli 8 mila euro. Le variazioni, approvate con l’intento di venire incontro alle famiglie e alle imprese colpite dalla pandemia e dal caro-bollette, riguardano in particolare la tassa sui rifiuti (Tari), ma anche l’Imu, l’imposta municipale unica e l’addizionale comunale Irpef.
Tari: esenti immobili non abitati
“La misura più importante è quella che riguarda la Tari” riferisce al Ducato l’assessora al Bilancio e Programmazione del Comune di Urbino Giuseppina Maffei. “Attraverso una modifica al regolamento comunale, abbiamo disposto che siano esentati dal pagamento della tassa sui rifiuti tutti gli immobili nei quali le utenze sono slacciate, indipendentemente dal fatto che al loro interno vi sia o meno del mobilio. Lo abbiamo fatto perché ci risulta che ci sono molte case vuote in città che, pur essendo ammobiliate, non sono né abitate né affittate”. La stima dell’amministrazione, secondo l’assessora, è che questa decisione risulterà in una riduzione annua dell’introito del Comune che potrà variare dai 15 mila ai 20 mila euro.
Le agevolazioni sull’Imu riguarderanno invece le aziende costruttrici degli immobili, le quali saranno esenti dall’imposta municipale unica qualora abbiano degli appartamenti invenduti che non sono affittati. Confermata l’esenzione dall’ Imu prevista dal decreto legge 126 del 2020, per i fabbricati industriali destinati ad attività culturali e di spettacolo, qualora proprietario dell’immobile corrisponda al gestore dell’attività medesima. Ci sarà inoltre un’ulteriore riduzione sui fabbricati di proprietà di coloro che sono residenti all’estero, che passa dal 50 al 37,5%.
Per l’addizionale Irpef non cambia nulla rispetto allo scorso anno: “Saranno esentate dal pagamento dell’addizionale comunale tutte le persone con reddito che non supera gli 8 mila euro” conclude Maffei.