di STEFANO SCIBILIA
URBINO – Entrando al secondo piano dell’Accademia delle Belle Arti c’è un quadro dal titolo “Lida e Nina vanno a ballare”. A dipingerlo è stata Anastasia Kuznetsova, 28 anni, studentessa ucraina che dice di essersi ispirata ad una foto della madre quando aveva 15 anni. Anastasia vive in Italia ormai da 18 anni, ma l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia minaccia persone a lei care. I suoi zii vivono a Makariv, provincia di Kiev, lì dove incombe la minaccia russa. L’unico modo a disposizione di Anastasia per sapere come stanno è la sua amica, si chiama Anastasia anche lei, che vive nella stessa città degli zii e che, quando il segnale lo permette, cerca di aggiornarla sulle loro condizioni.
Il loro villaggio, dove un tempo viveva anche Anastasia, è stato attaccato due giorni fa e la situazione è diventata sempre più preoccupante: “Nei telegiornali c’è stata la notizia di un panificio, che si trova ad appena sei chilometri da dove vive mia zia, che è stato bombardato. Sono morte tredici persone. Mia zia e mio zio, che comunque hanno una certa età, vivono da sette giorni senza acqua e luce e gli occupanti sono riusciti ad arrivare in questo villaggio che si trova in mezzo al nulla”.
Oggi Anastasia vive a Pesaro, dove lavora in un hotel, e studia all’Accademia di Belle Arti di Urbino, questa guerra l’ha portata a darsi da fare per essere d’aiuto qui in Italia: “Insieme ad altre mie amiche ci stiamo impegnando sul fronte umanitario con l’organizzazione di alloggi e di scuole lingua. Tutto sta nascendo adesso ma puntiamo a velocizzare i tempi per fare in modo di fornire un aiuto rapido quando sapremo il numero esatto di ucraini che arriveranno a Urbino”.