di BEATRICE GRECO e ENRICO MASCILLI MIGLIORINI
URBINO – “A me pare un po’ ridicolo celebrare l’indipendenza e il progresso delle donne in una giornata predefinita”. Inizia con una citazione provocatoria lo spettacolo dedicato alla giornata internazionale della donna in cui Paola Lorenzoni mette in scena sul palco del Teatro Sanzio Lina Battiferri, condominio femminile. Una rassegna degli sketch meno conosciuti di Franca Valeri.
Nata da una famiglia ebrea durante il Fascismo, Valeri è stata la prima attrice e autrice del secondo dopoguerra in Italia. Ha lavorato con i grandi del cinema come Federico Fellini, Mario Monicelli, Totò e Alberto Sordi. Celebre per i suoi personaggi caricaturali in televisione, teatro e radio, ha saputo cogliere e raccontare le varie sfaccettature del mondo femminile che, proprio nel dopoguerra, iniziava ad assumere una propria autonomia anche fuori dalle mura domestiche.
Lina Battiferri e le altre
“Le donne di Franca sono scritte da un genio. Le sue sono partiture musicali, il personaggio è già scritto. Quello che può fare un’attrice come me è ricercare come farne capire l’essenza” dice Lorenzoni al Ducato prima di iniziare lo spettacolo. “Sono dieci anni che interpreto i suoi personaggi – continua – e ogni volta imparo qualcosa di nuovo”. Quelli che l’attrice porta in scena sono “personaggi longevi, sempreverdi. Nonostante siano stati scritti e ideati negli anni ’50 e ’60, rimangono sempre attuali, moderni”.
Così sale sul palco Lina Battiferri, una donna triste perché non ha avuto il privilegio di essere nobile a tal punto da star male perché il boia ha deciso di non tagliarle la testa insieme a Maria Antonietta. Ma vanno in scena anche la madre snaturata, l’attrice svampita, l’amica traditrice e la curatrice spietata della rubrica d’amore. Sono 15 le donne a cui Paola Lorenzoni dà voce e vita, ognuna con il suo carico di ironia e di cruda verità.
Così l’attrice, anche grazie alla chitarra del regista Nicola Buffa, riesce a creare un’atmosfera intima, in cui il teatro diventa quasi un ambiente familiare in cui gli spettatori riescono anche a commentare i monologhi. Concetto che anche Lorenzoni ci tiene a ribadire: “Qui è come se fossimo sempre nel salotto di Franca”.
A tutte le donne e a quelle ucraine: “Viva noi!”
“Alle donne ucraine va tutta la nostra dedica – dice al Ducato l’attrice Paola Lorenzoni -. A queste donne che partono, che soffrono”. La situazione attuale della guerra tra Ucraina e Russia irrompe anche sul palco del Sanzio. “Io sono una pacifista – dichiara l’attrice – una messaggera di pace e questa situazione non è accettabile”.
Il pensiero però è rivolto a tutte le donne. “Questo spettacolo è per tutte noi – spiega Lorenzoni – e il mio augurio è che le donne possano finalmente arrivare a occupare molti più ruoli chiave, perché le donne non sarebbero arrivate a questo punto, alla guerra”.