DI EMILIA LEBAN
URBINO – Victoria Grigorieva è un’acquarellista ucraina che ha fondato la propria scuola d’arte a Kiev nel 2017. I suoi dipinti hanno oltrepassato molte volte i confini della sua nazione d’origine, venendo esposti in tutto il mondo: dalla Cina, all’India, al Vietnam. E ancora, in Francia, Germania, Portogallo, Slovenia e Grecia. E qualche volta anche in Italia, più precisamente a Urbino, che l’artista ha omaggiato in molte delle sue opere, come quella che raffigura gli aquiloni sollevati dal vento, una vista dalla fortezza Albornoz.
“A Kiev era terribile. Siamo scappati da questo orrore”
“Sono stata a Urbino tre volte, l’ultima nel 2019 – ha spiegato Victoria al Ducato – ora non so quando ci potrò ritornare”. L’artista ha infatti dovuto abbandonare in fretta e furia la sua casa a Kiev, insieme a parte della sua famiglia, per rifugiarsi a Vyhoda, un villaggio incastonato tra le montagne a 650 km dalla capitale. “A Kiev era terribile, le sirene suonavano in continuazione, non potevamo dormire – ha aggiunto – dopo una settimana di questo orrore abbiamo deciso di scappare”. A contribuire alla decisione sono state anche le notizie degli amici di Victoria, che da un momento all’altro si sono trovati nel territorio occupato dalle truppe russe. “Ci hanno raccontato cose terribili – ha detto – donne e bambini morti per colpa di armi da fuoco. Per fortuna anche i miei amici sono scappati. Ora sono in salvo”.
“Spero di tornare presto a Urbino”
Non tutta la famiglia di Victoria è riuscita a lasciare la capitale: la madre dell’artista è infatti troppo anziana per spostarsi per un tragitto così lungo, e così il marito di Victoria è rimasto a Kiev per prendersi cura di lei. “Ho paura per lui – ha detto Victoria – e ho paura anche per mio figlio. Ha 19 anni e potrebbe essere richiamato alle armi da un momento all’altro. È così giovane. È ancora uno studente”.
“A Urbino ho trascorso dei momenti bellissimi, dipingendo e confrontandomi con artisti da tutto il mondo – ha concluso Victoria – Spero di poterci tornare presto per ritrovare tutti i miei amici e colleghi”.