Diario dall’Ucraina, 16 marzo: “Lavoriamo 24 ore al giorno, ora sono in un bunker antiatomico”

La giornalista Iryna Guley. A destra, un frame del video che ha girato nel bunker
di IRYNA GULEY
testo raccolto da Alice Tombesi e Sara Spimpolo

URBINO – La giornalista ucraina Iryna Guley, che tiene per noi un diario del conflitto, la scorsa notte si è dovuta rifugiare in un bunker a causa delle bombe nell’Ovest del paese. Insieme ai suoi colleghi è andata in un bunker antiatomico risalente al periodo dell’Urss. Lì sotto, dice, si sente protetta. E ci mostra cosa vede nei video che ha girato all’interno.

16 marzo. Facevo il turno di notte e abbiamo sentito la sirena, quindi ora siamo in un vecchio bunker del periodo dell’Urss. Ci sono maschere antigas, e un cartello dove c’è scritto “posto dove viene misurato il livello di radiazione”. È un bunker che protegge anche dalle esplosioni nucleari, e mi pare che questo sia un posto che può proteggerci. Sono le 2.15 di notte. In questo periodo lavoriamo 24 ore al giorno, ma il lavoro ora è fermo. Io avevo il turno fino alle 3, ma dovrò restare nel bunker anche dopo.  

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