di DAVIDE FANTOZZI
URBINO – “Dobbiamo essere raggiungibili per i mercati e i visitatori, altrimenti non potremo essere competitivi”. Il presidente delle Marche, Francesco Acquaroli, sul palco del Teatro Raffaello di Urbino, riflette sull’attrattività della regione e tiene a battesimo la neonata Confturismo terre di Urbino e Montefeltro, durante la seconda Conferenza sul turismo. Urbino, “capofila di un entroterra che ha tanto da mostrare”, ha imperativo bisogno di un implemento nei collegamenti. Ne sono degli esempi la Fano-Grosseto e la mancanza di un servizio bus di collegamento tra la città ducale e i grandi capoluoghi d’Italia, come Roma, Milano e Napoli.
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L’impellenza è manifesta anche a livello regionale: autostrade, ferrovie, porto e aeroporto, per creare “una continuità territoriale per cittadini e giovani”. La legge sui borghi in questo potrebbe dare “una forte spinta. Dobbiamo fare dell’aggregazione la nostra forza” per incrementare il numero dei visitatori, e la città ducale, “importante capitale della cultura”, è attesa protagonista.
La Conferenza, organizzata dalla Confcommercio Marche Nord, ha l’obiettivo di fare il punto sulla situazione del turismo, appunto, e delle opportunità del territorio, dopo due anni segnati prima dalla pandemia da Covid-19 e poi dalla guerra in Ucraina.
Bellezze piccole ma preziose
“Dobbiamo essere consapevoli della nostra forza, esaltare il singolo all’interno del totale”, un diktat se si vuole che il progetto di rilancio possa funzionare come si spera. Per riuscire a dire “che siamo presenti nel panorama italiano” occorrerebbe riattivare quel circuito “che esisteva e dava spazio alla filiera enogastronomica, all’artigianato, alla ristorazione”. Questo al netto delle caratteristiche del territorio. “Non abbiamo un grande attrattore – ammette il presidente – quel modello che farebbe di noi un unicum e che potrebbe essere venduto da Urbino ad Ascoli tutto insieme”, ma una sinergia di intenti e proposte potrebbe sortire lo stesso effetto.
Le parole d’ordine sono due: promozione e internazionalizzazione. “Le nostre bellezze ed eccellenze sono piccole, ma rendono la nostra regione unica e preziosa”. In particolare “le eccellenze artigianali, enogastronomiche e manifatturiere”. A questo scopo, ricorda Acquaroli, è stata istituita l’Atim (Agenzia regionale per il turismo e l’internazionalizzazione).
Turismo tutto l’anno
La valorizzazione passa anche attraverso la destagionalizzazione del turismo, “per conquistare nuove fette di mercato”. Il territorio marchigiano “ha una forte vocazione in ogni stagione: i colori dell’autunno, i paesaggi mozzafiato della primavera, le iniziative culturali in inverno. Non c’è solo l’estate”, ammonisce Acquaroli. La destagionalizzazione non sarebbe un’opportunità, “ma una necessità” per il presidente di regione. “Bisogna costruire un circuito – continua – perché la partita dei borghi è trainante per dare forza alle periferie, per creare uno sbocco ai tanti agriturismi e B&B”.
Le risorse “ci saranno, e se non dovessero bastare ne intercetteremo altre”. Al momento “verranno investiti 100 milioni di euro sulle politiche attive”, dichiara Acquaroli. “Questi soldi riguardano l’agroalimentare, il lavoro, le infrastrutture, i materiali per i centri storici e renderli competitivi”. Questo perché, conclude, “ogni risorsa è un’opportunità, e ogni opportunità va spesa al meglio”.
“Prima le idee. I soldi si trovano”
Anche il sindaco di Urbino, Maurizio Gambini, riconosce l’importanza del gioco di squadra nel turismo, “tra le industrie principali del nostro territorio”. Il lavoro di gruppo, infatti, “permette di arrivare a grandi risultati. Da soli non si va da nessuna parte”, dice.
Per il sindaco le critiche sul suo operato lasciano il tempo che trovano, “perché sono anni che siamo decimati nel turismo: prima il terremoto (avvenuto nel 2016, ndr) che pur non avendoci colpito ci ha penalizzato, poi il Covid con ciò che ha causato e ora la guerra in Ucraina”. Massima importanza avranno i progetti e le idee applicabili, “se si hanno quelle, i soldi si trovano”, afferma.
“Pesaro 2024 vittoria della provincia”
La città di Urbino sarà centrale nell’incremento dei visitatori già da Pasqua. Amerigo Varotti, direttore generale di Confcommercio Marche Nord, riconosce come la festività sia “il punto di partenza dell’alta stagione turistica”. Per questo motivo, nelle giornate dell’8, 9 e 10 è previsto un gravel (percorso in bicicletta e a piedi) tra i borghi, con l’intera giornata di sabato dedicata alla città ducale.
L’obiettivo più ambizioso riguarda però l’estate: il 7 giugno sarà il giorno del Seicentenario federiciano, e “verranno organizzati numerosi eventi in prospettiva affinché se ne parli”, asserisce Varotti. Spettacoli, concerti e mostre si terranno nei 16 Comuni che fanno parte del circuito dell’Itinerario della bellezza. Anche qui l’unione fa la forza. “Lavorare in rete è il successo del nostro percorso e di Pesaro Capitale della cultura 2024. Così la provincia è premiata”.
Nasce Confturismo terre di Urbino e Montefeltro
Varotti presenta poi ufficialmente l’associazione Confturismo terre di Urbino e Montefeltro. Il progetto, approvato ieri sera dal Gal (Gruppo di azione locale, raggruppamento costituito da enti pubblici in rappresentanza delle popolazioni rurali e operatori privati), ha l’intento di “promuovere alcune ricchezze turistiche ambientali ed enogastronomiche, organizzare fiere e raduni, per dare un’ulteriore spinta al turismo”.