Amat: firmato il protocollo di intesa per lo sviluppo del Teatro Sociale

Teatro Sanzio

URBINO, 5 APR. – È stato firmato il protocollo di intesa per la diffusione e promozione del Teatro Sociale nelle Marche. Lo rende conto Amat, il circuito multidisciplinare per lo spettacolo nelle Marche, con un comunicato.

A siglarlo, in un incontro ad Ancona, sono state le associazioni Amat, Atgtp, specializzata nel teatro per l’infanzia e la gioventù ed ente formativo, l’associazione di promozione sociale La Casa di Asterione di Ascoli Piceno e l’Associazione Luoghi Comuni di Fermignano, che da anni lavora con la formazione teatrale nelle scuole.

Il progetto è stato illustrato dai rappresentanti degli enti promotori: la referente del progetto in Amat Carlotta Tringali, il presidente Atgtp Fabrizio Giuliani, Roberto Paoletti della Casa di Asterione e Alice Toccaceli per Luoghi Comuni.

La promozione del Teatro sociale si concretizza in un’operazione che parte dalla mappatura dei soggetti che operano nel settore per proseguire con il potenziamento del sito teatrosocialemarche.com, un portale creato nel 2015 per mettere in rete e documentare tutte le attività di teatro sociale e connetterle con il contesto nazionale e internazionale.

A questo si aggiunge la formazione della figura professionale dell’operatore di Teatro Sociale e la creazione di un nuovo specifico festival regionale annuale.

“Fare teatro in un contesto sociale con un obiettivo socio-educativo, al fine di attivare la crescita del singolo, del gruppo e delle loro relazioni attraverso la pratica del laboratorio teatrale e la creazione di un atto comunicativo finale che coinvolga i partecipanti e un pubblico”, si legge nel comunicato.

cr

About the Author

Cecilia Rossi
Nata e cresciuta nelle Marche, studio a Urbino, dove mi laureo in Comunicazione con una tesi sull'involuzione autoritaria in Ungheria. Ho vissuto per sei mesi a Bruxelles, dove non ho migliorato il mio francese, ma in compenso ho studiato un po' di economia. La maggior parte del tempo leggo libri, lavoro a maglia e mi perdo nei documentari.

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