di ENRICO MASCILLI MIGLIORINI
URBINO – I reati denunciati o scoperti dalla Polizia di Stato nella provincia di Pesaro Urbino sono diminuiti: da 2 mila 412 dello scorso anno a 2 mila 364. Una lieve variazione, in linea con tutte le altre riportate nell’analisi dei dati sui delitti pubblicato in giornata dalla sezione Anticrimine in occasione dei 170 anni dalla nascita della polizia. Nel periodo in esame, tra il 1° aprile 2021 e il 31 marzo 2022, la Questura ha ricevuto 12 mila 218 chiamate.
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Preoccupa l’aumento, seppur minimo, delle violenze sessuali, da 14 a 15: più di una al mese. Dato che suscita più di un allarme, dal momento che non sempre tutte le vittime denunciano. E per di più due casi sono di violenza su minori di 14 anni. Nell’ambito dei reati contro la persona sono aumentate di molto le lesioni dolose, passate da 84 casi a 106, mentre sono diminuiti i casi di percosse e minacce (da 104 a 87).
In generale si nota una riduzione del numero dei reati, da collegare alla pandemia da Covid 19 e alle relative chiusure. Proprio in relazione al Covid, è da sottolineare la crescita, ormai costante, delle truffe informatiche: da 230 a 267. Un fenomeno cresciuto soprattutto da quando la pandemia ha costretto molti a rivolgersi al web per operazioni quotidiane come l’acquisto di utensili, libri o vestiti. Salgono anche i furti, da 805 a 833 (155 in casa), e il numero delle rapine: da 19 a 30. Rispetto allo scorso anno, in cui vigevano ancora le restrizioni dovute allo stato d’emergenza, le rapine in strada sono aumentate di circa un terzo, da 15 a 21.
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Sostanzialmente invariato il numero dei reati connessi al traffico di stupefacenti: da 70 a 66 casi. Tra questi, 37 riguardano lo spaccio di sostanze. Le operazioni condotte hanno consentito di sequestrate 754,5 grammi di cocaina, 18 di eroina, 1 chilo e 322 grammi di marijuana 575,5 di hascisc e 9 pezzi di anfetamine. Per quanto riguarda i 28 mila 795 stranieri regolarmente presenti in provincia, nel corso dell’anno ci sono stati 20 casi di rimpatrio con Foglio di via obbligatorio (Fvo). Le attività dell’Ufficio immigrazione, nella Divisione amministrativa e sociale della polizia, si sono intensificate soprattutto nell’ultimo periodo in relazione delle pratiche di prima accoglienza dei profughi in fuga dalla guerra in Ucraina.
In generale una provincia più che tranquilla, con alcuni picchi specifici. Un report in continuità con l’indice della criminalità in Italia, pubblicato dal Sole24Ore lo scorso ottobre. Qui, la provincia di Pesaro-Urbino esce come la decima più sicura d’Italia, al 96simo posto su 104 per indice di criminalità, calcolato sulle denunce per numero di abitanti. Se però si prendono ad esempio dei casi specifici, come le rapine, il traffico di stupefacenti o le associazioni a delinquere, dal posto 96 Pesaro-Urbino risale la classifica e si stanzia tra il 50simo e il 60simo posto.