di IRYNA GULEY
testo raccolto da Alice Tombesi e Sara Spimpolo
URBINO – Tanya: forse tra dieci giorni torneremo a Kiev.
Iryna: si, vogliamo tornare a Kiev ma il sindaco della città ripete sempre che potremmo essere uccise. Consiglia di aspettare e noi stiamo pensando di farlo, aspettare e vedere come prosegue.
Tanya: Non so, forse dopo il 9 maggio quando Putin potrebbe mandare nuove truppe in Ucraina.
Iryna: Abbiamo sentito che i russi vogliono vincere entro il 9 maggio. Noi abbiamo il nostro piano: pensiamo che la vittoria sarà dalla nostra parte. La notte del 13 aprile, un incrociatore russo è stato colpito dagli ucraini ed è affondato. Oggi abbiamo parlato solo di questo. Era la nave preferita di Putin, chiamata Moskva. Gli ucraini non hanno mai pensato di attaccare la Russia per due motivi: per prima cosa, dobbiamo essere il paese attaccato, quello che prova a difendersi e non quello che attacca. Poi perché non abbiamo le armi necessarie per attaccare la Russia. Servirebbero missili a lungo raggio che non abbiamo.
Tanya: Io penso che che non attacchiamo anche perché non vogliamo provocare ulteriormente la Russia. Loro posso usare armi chimiche e forse anche armi nucleari. Stiamo cercando di proteggere il nostro paese senza attaccare.
Iryna: Abbiamo capito, poi, che è molto difficile capire la situazione da lontano. Mia sorella, che è in Italia al sicuro, è molto preoccupata. Per lei è anche peggio, si sente profondamente in colpa perché lei è al sicuro rispetto a noi. Molti europei ora si sentono in colpa.
Tanya: Nel frattempo ieri ho fatto le pulizie pasquali qui dove mi trovo io. Poi abbiamo come tradizione quella di colorare gli alberi di bianco con un colore naturale.
Iryna: Con Tanya abbiamo creato un video promozionale del nostro canale 1+1 e l’abbiamo tradotto in diverse lingue. L’abbiamo trasmesso qui in Ucraina