di ENRICO MASCILLI MIGLIORINI
URBINO – Un Sì unanime del Consiglio comunale dà il via alla delibera che cambierà il volto alla città. Al Petriccio, nella zona intorno al Bocciodromo, che collega la città al centro storico, sorgerà un nuovo studentato, con aule per la facoltà di Scienze motorie, un centro polifunzionale e un grande parcheggio per un totale di 300 mila metri cubi di lavori. Una decisione che mette d’accordo tutti: “Il più grande intervento dal dopoguerra”, commenta l’ex sindaco Giorgio Londei.
Invertire la tendenza e investire sui giovani
L’opinione generale è che questa sia una svolta epocale: nelle parole dei capigruppo si percepisce l’importanza di un intervento che può segnare una svolta per il futuro della città di Urbino. In aula sono presenti anche il rettore Giorgio Calcagnini e il prorettore Mauro Magnani: il progetto infatti è dell’Università di Urbino in collaborazione con il Politecnico di Milano. “Non solo sono entusiasta che sia passata la delibera, ma sono proprio commosso”, dice al Ducato Calcagnini. “Mi è sembrato di essere tornato ai tempi di Giancarlo De Carlo – continua -, quando l’università era il motore della città. Riprendiamo il filo degli Anni ’70, con l’obiettivo di fornire il massimo agli studenti e di provare a farli restare in città anche dopo la laurea”.
Il sindaco Maurizio Gambini apre la seduta con un ricordo: “È dal 1999 che sento parlare del Petriccio, ora stiamo mettendo a terra i primi mattoni”. La storia del Petriccio è lunga: parte 59 anni fa. Nelle sua lunga gestazione ha avuto progetti importanti, che però non hanno mai avuto attuazione. Scherzando, il capigruppo di Urbino città ideale (maggioranza) Lino Mechelli ha detto: “Quando sono entrato in politica si parlava di tre cose: la Fano-Grosseto, la Bretella e Petriccio. Mi sembra incredibile che una la stiamo facendo”.
SCIENZE MOTORIE – Nuove aule e palestre per la “colonna portante” dell’Uniurb
Le nuove aule e palestre per Scienze motorie, che è una “colonna portante” dell’Università, rientreranno nel progetto Urbino capoluogo, finanziato con un bando da 20 milioni di euro proveniente dal Pnrr. “In parallelo a questo c’è un progetto da portare avanti su turismo e appartamenti per creare il giusto habitat per rendere Urbino ancora più appetibile per turisti e nuovi cittadini”. Il sindaco spera che questo progetto contribuirà a invertire la tendenza demografica che vede un bilancio di 250 morti per 60 nati: “Forse arriveranno quei risultati che la città e la provincia si aspetta”.
Il progetto di Renzo Piano
L’ex sindaco Giorgio Londei ricorda che il progetto Petriccio è stato al centro anche dell’attività della sua Amministrazione: “Allora mancavano i soldi del Pnrr però”, dice. “Si tratta di una zona delicata, devono unirsi gli interessi di Comune, Università e Asur”. Negli Anni ’90 non andò bene. Renzo Piano, chiamato per il progetto del parcheggio di Santa Lucia, aveva fatto un progetto per il Petriccio. “I soldi li mise la Bertozzini S.p.a., ma il progetto rimase fermo lì”.
Secondo il capogruppo di Viva Urbino (opposizione) Mario Rosati, i finanziamenti permettono di dare sviluppo all’area e “di concretizzare il potenziamento dell’università con le opportunità per la città”. Resta però scettico su alcune modalità del progetto: “Pur non avendo indicazioni particolari di come sarà questa riqualificazione, ci rendiamo conto che questa serve e speriamo che il progetto vada verso la direzione dello sviluppo. Non è da sottostimare poi la problematica della viabilità, con università, ambulatori e asilo che si trovano molto vicini”.
Ma il sindaco è convinto, ha investito molte energie nel progetto. A Londei risponde che “l’operazione ha sostenibilità aldilà del Pnrr”. “Il Pnrr non è facile da mettere in campo”, prosegue. “Il rettore lo incontro la mattina presto e la sera tardi, è così che si fanno le cose, con impegno”. E a Rosati: “A proposito di viabilità, siamo certo che tutto andrà bene perché già stiamo lavorando su una variante che colleghi il bocciodromo alla città”.