DI EMILIA LEBAN
URBINO, 20 GIU – Si celebra oggi la Giornata internazionale del rifugiato, indetta dalle Nazioni unite nel 1951. Dall’Afghanistan alla Libia, dal Myanmar alla Nigeria. Sono 59 le guerre in corso nel mondo, 100 milioni le persone in fuga dai conflitti. E quello in Ucraina è solo l’ultima goccia.
Secondo Eurac research solo nel primo mese di guerra quasi in 60 mila sono scappati dall’Ucraina per arrivare in Italia. Ad aprile questi dati sono quasi raddoppiati: sono più di 100 mila i rifugiati ucraini che hanno raggiunto il nostro Paese. Di questi, le Marche ne hanno accolto circa 5000; il 64% del totale dei profughi ospitati nella regione.
A LEZIONE DI ITALIANO – “La mia città è stata distrutta. Non ho più una casa”
Sono prevalentemente di donne, bambini e anziani. Molti hanno trovato accoglienza nei centri specializzati e, soprattutto, presso le famiglie della zona. Come Maksym, un ragazzo di 23 anni scappato da Kiev, che una volta giunto a Urbino ha trovato ospitalità presso un suo amico d’infanzia, Francesco, ucraino anche lui, ma adottato da una famiglia urbinate quando aveva 13 anni.
E come Maksym, sono tanti i ragazzi profughi di guerra che sono venuti nella città ducale. L’Università di Urbino ha messo a disposizione 17 borse di studio per studenti ucraini, con vitto e alloggio gratuito. Tra questi c’è Stanislava, che viene da Kharkiv: “La mia città è stata distrutta – ha raccontato al Ducato -. Non ho più una casa”.
LA MEDIATRICE CULTURALE – Yana da estetista a traduttrice: “Adesso aiuto le famiglie ucraine”
C’è anche chi ha fatto dell’accoglienza la sua missione. È il caso di Yana, originaria di Lugansk, nell’Ucraina sud-orientale. Vive a Urbino dal 2019. Un tempo faceva l’estetista, ma da quando è scoppiata la guerra ha un nuovo lavoro: è una mediatrice culturale che aiuta nell’accoglienza delle famiglie ucraine in fuga dal conflitto.