URBINO – “Per l’arcidiocesi di Urbino-Urbania-Sant’Angelo in Vado si prospetta la nomina del nuovo arcivescovo nella persona di monsignor Sandro Salvucci, che rimarrebbe anche alla guida dell’arcidiocesi di Pesaro”. Anche l’arcidiocesi di Urbino-Urbania-Sant’Angelo in Vado ci tiene a confermare quanto già annunciato da monsignor Giovanni Tani, arcivescovo dimissionario della città ducale, e da monsignor Nazzareno Marconi, presidente della Conferenza episcopale marchigiana. “Bisogna guardare al futuro – si dice in un comunicato – ricordando che la missione principale della Chiesa è quella di annunciare il Vangelo”.

Come spiegato da monsignor Marconi, la decisione di unire Urbino a Pesaro è in linea con la volontà espressa da Papa Francesco nel 2013 di ridurre il numero di diocesi presenti in Italia. Ma le tempistiche dell’intervento non sono ancora definite. “Per un periodo non breve si può prevedere che le diocesi rimarranno così come sono, avendo un unico vescovo: si dice unite nella persona del vescovo (in persona episcopi)”, spiega l’arcidiocesi di Urbino-Urbania-Sant’Angelo in Vado. “Con questo progetto non si vogliono cancellare storie e identità precise, ma accompagnarle nel loro cammino verso sfide nuove”.

Nel comunicato dell’arcidiocesi si parla anche della carenza di vocazioni e di un clero sempre più ridotto e con un età media sempre più alta. Queste sono alcune delle motivazioni che spingono la Chiesa a dover rivedere la propria organizzazione, che – si legge – “non è esente dalle dinamiche cui vanno incontro anche tante amministrazioni civili che si vedono costrette a modificare il loro assetto”. Ma l’ammonimento dell’arcidiocesi è a non smettere di credere ed a lavorare per realizzare questo progetto: si tratta di “un disegno provvidenziale condotto da Dio” e pur trattandosi di un passaggio difficile da accettare “è necessario adottare lo sguardo della fede e vedere qualcosa di nuovo che nasce” conclude.

bg