di DAVIDE FANTOZZI
URBINO – Dopo la crisi idrica estiva, sembra che negli invasi della provincia di Pesaro e Urbino l’acqua sia tornata a livelli rassicuranti. È stato infatti sospeso oggi fino a venerdì il prelievo dai pozzi di Sant’Anna (al Furlo) e del Burano. La decisione è stata presa questa mattina in seguito a una riunione tra l’assessore regionale alle Risorse idriche, Stefano Aguzzi, i tecnici dell’Assemblea di ambito territoriale ottimale delle Marche nord (Aato) e il Comitato tecnico della Protezione Civile.
L’ESTATE SICCITOSA – L’appello di Aguzzi: “Razionare l’acqua”
La chiusura temporanea è dovuta a “una serie di dati confortanti – spiega Aguzzi al Ducato – gli invasi non sono completamente riempiti, ma le piogge dei giorni scorsi e la diminuzione dei consumi fanno ben sperare”. Le temperature ora sono meno afose e i turisti diminuiscono, questo ha contribuito alla scelta, anche se l’assessore ammette di aver proposto inizialmente “una riduzione graduale dei prelievi, per monitorare la situazione”. I tecnici regionali e Aato, però, lo hanno rassicurato sulla situazione. Alla fine si è optato per quello che si può definire “uno stress test: proviamo a chiudere completamente per qualche giorno, osservando l’afflusso naturale che viene dalla montagna”.
La prossima riunione è fissata a venerdì 9 settembre, nella quale si capirà “se gli invasi hanno retto i consumi. In caso contrario, penseremo se riattivare solo uno o entrambi i pozzi con prelievi limitati”. La speranza di Aguzzi è che “nonostante non sia prevista pioggia nelle prossime giornate, non ci sia bisogno di tornare indietro”.
La siccità ha rappresentato un problema serio a livello regionale e nazionale, e ovviamente ha interessato anche Urbino e provincia. L’apertura di quelli che vengono definiti “pozzi profondi”, come appunto quelli di Sant’Anna e del Burano, rappresenta una sorta di ultima spiaggia per attingere all’acqua.