di ALICE TOMBESI
URBINO – Strana ma bella. È la sensazione diffusa tra gli studenti delle scuole di Urbino che oggi tornano in classe. “Ho cominciato la scuola media l’anno scorso e non vedevo il volto dei miei compagni perché avevamo tutti la mascherina. Ora sarà diverso e strano poterli vedere per intero” dice al Ducato Vittoria che ha 12 anni e comincia il secondo anno alla scuola media Volponi di Urbino.
Un rientro che sembra quindi essersi lasciato alle spalle il fantasma del covid, con regole e restrizioni: niente mascherine, eccetto per i soggetti fragili; niente didattica a distanza, si rimane a casa in caso di febbre e test per il covid positivo. Non c’è più l’obbligo di distanziamento – tornano i compagni di banco – e sparisce anche la misurazione della temperatura per entrare in aula.
SCUOLA E COVID – Le nuove regole per la ripartenza
Via le mascherine
E quindi alle 8 tutti pronti per entrare ma Greta e Vittoria sono davanti alla scuola dalle 7.30: “Vogliamo scegliere i posti”. “Alla Volponi continueranno ad esserci entrate distinte per il numero elevato di alunni come accadeva prima del covid – afferma la dirigente Maria Lorena Farinelli – ma tutti in questo primo giorno si sono ritrovati insieme davanti al piazzale per abbracciare gli amici. Le classi prime hanno avuto un’entrata distinta e personalizzata che ha visto anche la presenza del sindaco Gambini. Siamo tutti felici di rivedere a scuola i nostri ragazzi insieme, a viso scoperto, riempire le aule”.
Tra i ragazzi davanti al liceo classico Raffaello la voglia di stare di nuovo insieme in modo ‘normale’ prevale sull’inizio della scuola e la fine dell’estate: “Per tre mesi sono stata via, quindi mi mancavano un po’ i miei compagni. Dopo tre mesi di vacanza, sarà difficile tornare a svegliarsi presto” dice Virginia. Alcuni studenti indossano comunque la mascherina, altri se la tengono in tasca: “Sicuramente i prof ci chiederanno di metterla” sostiene Ludovica mentre a Linda e Camilla “fa strano che non si usino più. Noi prendiamo il pullman, per quello la portiamo ma anche lì non la usa più nessuno”.
Ad accogliere i più piccoli della scuola elementare Pascoli c’era anche il sindaco di Urbino, Maurizio Gambini: “Un ritorno a scuola come ritorno alla vita, senza mascherine o distanziamento. Lo aspettavamo da tempo” dice al Ducato. Un primo giorno di scuola alternativo al Pascoli: “Abbiamo preparato un laboratorio in cui si mescolano le classi per far stare insieme gli alunni perché l’augurio che faccio ai miei studenti per quest’anno è quello di fare squadra” dice la dirigente scolastica del Pascoli, Carla Campogiani.
L’entusiasmo è di tutti, genitori compresi: “Sono assolutamente contenta che sia ricominciata senza mascherine – dice una mamma – speriamo che inizi una vita sociale fatta di volti e non solo di occhi”.