URBINO, 25 SET. – La Protezione civile Marche ha pubblicato il rapporto preliminare relativo all’alluvione che ha colpito la regione. Le date prese in analisi vanno dal 15 al 17 settembre. Nel documento vengono descritti gli eventi meteorologici, la pluviometria, l’idrometria e la gestione dell’allerta. Il temporale, originatosi sull’Appennino, si è “trasformato in autorigenerante, determinando un incremento dell’intensità di precipitazione ed estendendo la propria area di interesse anche alla fascia collinare e costiera della provincia di Ancona”, spiega il rapporto. I bacini più colpiti sono stati “quelli del Candigliano, Cesano, Misa, Sentino e Musone”, lungo i quali alcuni idrometri sono stati scardinati dalla forza della piena.
Il nubifragio, che sul sito della Regione viene definito “fuori scala”, eccezionale e statisticamente improbabile (“una probabilità di accadimento una volta oltre 1000 anni”), ha colpito numerosi Comuni in provincia di Pesaro e Urbino. Quello maggiormente coinvolto è stato Cantiano. Inizialmente codificata come allerta gialla, la situazione è poi peggiorata fino a causare 12 vittime e danni per centinaia di milioni di euro.
df