di ALICE TOMBESI
URBINO – È l’8 settembre del 1860 e la città di Urbino viene liberata dal controllo dello Stato Pontificio grazie a un gruppo di settantotto finanzieri. L’entrata in città, dalla porta di Santa Lucia, fu seguita da scontri contro l’esercito papalino di cui si ricorda lo sparo partito all’inizio di via battisti che ferì al petto un sergente pontificio decretando la resa finale delle truppe del Papa. La vittoria nella spedizione del Montefeltro, così è passata alla storia, sancisce l’annessione della città ducale nel Regno d’Italia. Siamo all’alba dell’unità che arriverà l’anno seguente, nel 1861.
Oggi, il Comune di Urbino e l’università Carlo Bo hanno voluto omaggiare il coraggio di quel gruppo di finanzieri conferendo la cittadinanza onoraria e il Sigillo d’ateneo al corpo della Guardia di Finanza. “Un gruppo di soldati tra gli arditi della spedizione dei Mille che ha risalito l’Italia sotto la spinta di quegli ideali di libertà, unità e indipendenza su cui si è fondata la nostra nazione – ha detto il comandante generale della Guardia di Finanza, Giuseppe Zafarana, che ha ritirato la targa della cittadinanza onoraria durante una seduta solenne del consiglio comunale – ideali che il tempo non ha sbiadito e che ancora oggi fanno parte del nucleo centrale del patrimonio di valori della nostra forza armata”.
Ideali che muovono l’attività quotidiana dei finanzieri: dal contrasto all’evasione fiscale, al perseguimento di sprechi, frodi e abusi sul versante della spesa pubblica, dalle indagini di corruzione e riciclaggio fino agli illeciti nella lotta alle mafie. Fenomeni che, secondo Zafarana, ostacolano la crescita di un paese, ne inquinano il tessuto produttivo, scoraggiano gli investimenti, mortificano le iniziative imprenditoriali. “Impegnarsi ogni giorno in difesa di questi valori vuol dire allora continuare a lottare per quel sogno di riscatto e progresso che ha ispirato i padri della nostra patria – ha continuato Zafarana – vuol dire onorare la memoria di quanti in ogni epoca hanno donato la vita per il bene del paese, raccogliere l’eredità e lavorare nello spirito dei settantotto finanzieri di Urbino. A loro, gli eroi di quell’otto settembre 1860, va il nostro omaggio in questa giornata. A Urbino la riconoscenza di tutte le fiamme gialle”.
Ad intervenite durante la seduta anche il sindaco di Urbino, Maurizio Gambini: “Il rapporto tra la nostra città e la Guardia di Finanza è collaudato e con spirito di collaborazione gestisce la sicurezza nei nostri territori”. Gambini ha poi ricordato il momento storico difficile che la regione Marche sta affrontando dopo l’alluvione dello scorso 15 settembre: “È giusto ricordare un momento drammatico in questa giornata di gioia”.
NUBIFRAGI MARCHE – Cosa è andato storto nel sistema di allerta
Subito dopo il conferimento della cittadinanza onoraria, nell’Aula Magna del Rettorato, il corpo della Guardia di Finanza ha ricevuto il Sigillo d’Ateneo. A consegnarlo, il rettore dell’UniUrb Giorgio Calcagnini. “Nei suoi quasi 250 anni di storia ha saputo tutelare i principi e i valori di legalità e sicurezza del nostro paese, portando avanti la propria missione di corpo di polizia economico-finanziario, la tutela dei cittadini e delle imprese, un’attività solenne forte delle prerogative costituzionali – ha detto nel suo intervento il rettore – la difesa della libertà ha costituito il faro con cui hanno agito quei finanzieri nel 1860, il primo passo verso l’unità nazionale. Per queste motivazioni l’università di Urbino attribuisce il Sigillo d’Ateneo”.
“È un riconoscimento di straordinario valore che si aggiunge a quello della cittadinanza onoraria. Un motivo di grande orgoglio per la Guardia di Finanza. È un privilegio poter intervenire davanti a una platea così importante che vede la presenza anche di ragazzi dell’Università di Urbino. Voi rappresentate le fondamenta del progetto di futuro: tanto più solide saranno le basi, più approfondite saranno le competenze e le attitudini” ha concluso il generale Zafarana durante la lectio magistralis che ha tenuto in occasione della consegna del Sigillo con al centro il tema del ruolo della Guardia di Finanza nella sicurezza economico-finanziaria.