di STEFANO SCIBILIA
URBINO – “Un rammarico è che una volta a Urbino la ferrovia c’era e l’hanno tirata via: a volte dobbiamo riflettere su errori fatti in passato e correggerli”. Lo dice il ministro del Turismo Massimo Garavaglia, parlando con Il Ducato. Il ministro era ieri nella città ducale per l’inaugurazione della mostra ‘Arte e potere’. La chiusura della stazione di Urbino è da anni motivo di discussione.
Il ministro del Turismo ha anche parlato dell’importanza di valorizzare un patrimonio come quello di Urbino: “Venni qui 35 anni fa in moto con la mia morosa e attuale moglie. Da ministro ci sono stato tre volte. Si tratta di un microcosmo fantastico con arte, cultura, storia e un agricoltura particolarmente curata e legata al biologico. Questo microcosmo, però, va fatto conoscere: non bisogna dare per scontato che i due miliardi di individui della generazione Z nel mondo conoscano Urbino. Dobbiamo usare il digitale per far sapere ai giovani quante cose belle ci sono qui”.
Garavaglia ha pure indicato le linee guida per la ripartenza del turismo dopo due anni di pandemia: “Dobbiamo proseguire sulla strada che gli operatori hanno intrapreso quest’anno con grande coraggio e grande entusiasmo. Abbiamo recuperato in quasi tutto il Paese i numeri del 2019, l’anno record per il turismo italiano. E’ già un vero miracolo considerando che quest’anno per quattro mesi erano ancora tutti chiusi. Questo però è solo un punto di partenza: abbiamo margini di miglioramento enormi, se consideriamo che a gennaio siamo il Paese più cliccato al mondo e poi siamo solo quinti per numero di turisti stranieri. Il Veneto da solo fa più turisti stranieri di tutto il Meridione messo insieme e questo ci deve indurre a pensare quanto ancora possiamo migliorare”.
