di ENRICO MASCILLI MIGLIORINI
URBINO – Su una cosa il sindaco Maurizio Gambini ha già deciso: luminarie ridotte della metà e concentrate in centro. Niente festoni di luci in via Vittorio Veneto, né addobbi fuori dalle mura. Per restituire l’atmosfera natalizia basterà qualche stella luminosa. “Sarà un Natale sobrio”, dice il primo cittadino al Ducato. “Ma non lasceremo al buio i luoghi più importanti della città, come la Fortezza, il palazzo Ducale e il monumento a Raffaello perché temiamo atti di vandalismo”.
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Soluzioni al caro bollette non ce ne sono, finché non si trova un accordo sul prezzo in Europa, ma il Municipio intanto può proteggersi, come stanno facendo un po’ tutti, limitando consumi. Quindi risparmio energetico dell’illuminazione pubblica e del riscaldamento: anche degli Istituti comprensivi. “Poi esiste il buonsenso e la realtà – prosegue il primo cittadino – posso anche ridurre la fascia oraria dei termosifoni, ma non si possono ammalare i bambini perché le bollette costano troppo”.
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Non è tutto, il Comune già da mesi sta investendo per autoprodurre più energia possibile. “Ci stiamo preparando, vogliamo farci trovare pronti quando uscirà il decreto attuativo per il risparmio energetico che ci permetterà di usare le rinnovabili”. Quali? E dove? Agli impianti fotovoltaici già esistenti di Canavaccio e del Sasso (più di 9mila metri quadri di copertura) si aggiungeranno secondo il piano di Gambini anche due cabine di immagazzinamento energetico da fonti rinnovabili a Colbordolo e in un capannone di proprietà del Comune vicino a Fermignano. L’idea del sindaco è creare un serbatoio di energia prodotta sui territori comunali cui sia gli imprenditori che i cittadini possano attingere.
Questi impianti-serbatoi saranno a fotovoltaico e nel piano di Gambini serviranno immediatamente per il Palazzetto e la piscina comunale. “Da tre mesi siamo in contatto con l’Enel e con i produttori di energia della provincia, tra Pesaro e Fano, per riuscire a realizzare impianti di rinnovabili, sfruttando e ampliando i pannelli fotovoltaici che già ci sono e investendo su biogas, metano ed energia geotermica”.