Sfigurata al volto dal suo fidanzato nel 1981, andrà a Roma come consulente. “Non voglio applausi – dice – ma raccontare la mia storia per far riflettere”. In vista della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, il 25 novembre, e dopo il femminicidio di Giulia Cecchettin, racconta al Ducato dell’aggressione di cui è stata vittima e dell’amore per la madre e per lo sport, fondamentali per la sua rinascita
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