di CRISTINA R. CIRRI
URBINO – Nel 1952 Italo Calvino pubblicava un racconto dal titolo La formica argentina. Il protagonista deve combattere l’invasione di un esemplare di formica sconosciuta. Però capisce che è quasi impossibile, poiché i veleni che dovrebbero ammazzarli non hanno alcun effetto. “Si fa strada il dubbio che l’ente incaricato della disinfestazione tragga vantaggio da questo problema, arrivando persino ad alimentarlo” spiega il professor Gian Italo Bischi, docente dell’Università di Urbino. Questa chiave di lettura ecologista di Calvino ha portato una selezione delle opere dell’autore a essere il fulcro dell’edizione 2023 di Urbinoir, il festival del mistero della città ducale, dedicata quest’anno proprio al “crimine ambientale”.
L’ambiente è un thriller
Dal 22 al 24 novembre, il festival a cura del dipartimento di Scienze della comunicazione, studi umanistici e internazionali, diventerà “Econoir, una scena del crimine globale”. Attraverso proiezioni di film, presentazioni di libri, opere d’arte, dibattiti con docenti, studiosi ed esperti del settore, che proveranno a spiegare il legame tra il genere thriller e l’attuale situazione ambientale mondiale.
Sarà la seconda giornata quella dedicata all’autore del Barone rampante (di cui il 15 ottobre si è celebrato il centenario dalla nascita), il Calvinoir vedrà docenti e calvinisti raccontare e analizzare il rapporto tra Calvino e il thriller.
La trilogia ‘ecologista’
Ad aprire i lavori sarà il professor Bischi: “Tra gli anni ’50 e ’60 Calvino scrive la trilogia del boom economico composta dai racconti La formica argentina (1952), e La nuvola di smog (1958), e dal romanzo La speculazione edilizia del 1963, per parlare dell’impatto dell’uomo sull’ambiente”. Il primo dei tre è ispirato a una storia realmente accaduta. Ma gli altri ricordano realtà che ormai tutti conosciamo bene.
“Ne La nuvola di smog, il racconto più emblematico dei tre, scritto molto prima che sorgesse questa sensibilità per l’ambiente, viene raccontata la storia di un giornalista che viene assunto da una rivista chiamata la Purificazione. La sede è una città molto inquinata, si trova letteralmente dentro una nuvola di smog e lui, spronato dal direttore della rivista inizia a scrivere sull’ambiente come strumento di denuncia per il reale problema dell’inquinamento.”
“Con i personaggi di questa trilogia – conclude il professore, – “Calvino vuole far emergere il conflitto di interessi che si crea tra il capitale e chi difende l’ambiente, mettendo in luce come chi protesta contro l’ambiente è in realtà finanziato da chi lo produce.”
Tre giorni di incontri
Si inizia il mercoledì con vari panel in particolare nel pomeriggio l’incontro sull’ecocritica dei romanzi di Ross Macdonald e la sera la proiezione del film Dark Waters di Todd Haynes al cinema Nuova Luce. Il giovedì sarà il Calvinoir, con il panel di apertura del professore Bischi che parlerà di Calvino e il thriller ecologico. A metà mattinata il tema sarà “Donne in noir”, mentre nel pomeriggio a Palazzo Ducale si svolgerà l’evento: “Il palazzo dei destini incrociati”. Nella giornata conclusiva di venerdì la premiazione dei concorsi Tradunoir e Photonoir.