di Maria Concetta Valente
URBINO – L’Istituto Tecnico Tecnologico Enrico Mattei di Urbino è primo tra i tecnici della provincia per l’occupazione dei diplomati e per la preparazione all’università. A dirlo è l’edizione 2023 di Eduscopio, il portale della Fondazione Giovanni Agnelli che, dal 2014 e gratuitamente, presenta i dati sulle scuole secondarie di II grado. L’obiettivo è quello di aiutare ragazzi e famiglie nella scelta dell’indirizzo di studio nell’area di residenza, confrontando, città per città, la capacità di licei e istituti tecnici di preparare al passaggio all’università e al mondo del lavoro.
“Non posso che ritenermi soddisfatto – afferma il dirigente scolastico della Mattei, Sergio Brandi –Questi dati dimostrano che un buon istituto tecnico costituisce un ottimo trampolino di lancio per il mondo del lavoro e non solo. La preparazione che gli studenti hanno al termine del percorso di studi consente loro tutte le scelte, compreso il percorso universitario”.
Stando ai dati infatti, dopo la maturità il 59% dei diplomati al Mattei si iscrive all’Università. Il restante 41% invece, “lavora vicino casa, attorno ai 20Km”, continua Brandi. “L’Istituto si conferma, quindi, un serbatoio di tecnici oserei dire fondamentale per le aziende del territorio, come nella sua tradizione”.
Liceo Raffaello: il Classico
Tra i licei classici della provincia di Pesaro-Urbino, il liceo classico Raffaello rispetto allo scorso anno passa dal primo al terzo posto, superato dal Guido Nolfi di Fano e dal Terenzio Mamiani di Pesaro. Ma il tasso di diplomati che si immatricolano e superano il I anno di università è superiore rispetto alla media delle scuole dello stesso indirizzo nella regione. Dal Raffaello, la scelta del percorso universitario si conferma aperto tanto alle facoltà scientifiche (26,8% dei diplomati), quanto a quelle umanistiche (26,8%).
Liceo Raffaello: il Linguistico
Anche l’indirizzo linguistico del Raffaello di Urbino perde la prima posizione a livello provinciale superato dal Terenzio Mamiani di Pesaro. La percentuale degli immatricolati è superiore al 5% della media regionale e oltre il 50% sceglie materie umanistiche.
Il Tecnico – Economico Raffaello
L’indirizzo Tecnico-economico del liceo Raffaello guadagna due posizioni nella classifica sull’occupazione dei diplomati, salendo dalla sesta alla quarta. Nello studio della fondazione Agnelli, lo scorso anno questo indirizzo aveva registrato un tasso di occupazione dei diplomati del 50%, passando quest’anno al 56%. Da questo indirizzo di studio, il 69% prosegue gli studi iscrivendosi all’università.
Liceo Laurana-Baldi: lo Scientifico
Anche l’indirizzo scientifico del Liceo Laurana–Baldi scende in classifica, passando rispetto allo scorso anno dal secondo al terzo posto, preceduto dall’Is Vannucci di Sassocorvaro e dal Giacono Torelli di Fano. In linea con il dato provinciale, la percentuale degli studenti che si immatricolano e superano il I anno di università (87%). A differenza del liceo classico, i diplomati allo scientifico urbinate propendono per un percorso post-diploma in facoltà di area scientifica (31,5%) e tecnica (30,7%).
Liceo Laurana-Baldi: l’indirizzo Scienze Umane
Sale di una posizione in un anno l’indirizzo di Scienze Umane del Liceo Laurana-Baldi, che supera il Luigi Donati di Fossombrone e si posiziona come secondo dopo il Guido Nolfi di Fano. Rispetto alla media regionale (75%), il tasso di studenti che si immatricolano e superano il I anno di università resta sotto di due punti percentuali (73%). Dall’indirizzo di Scienze Umane del Laurana-Baldi, i diplomati preferiscono nettamente le facoltà umanistiche (45,9%) e solo quasi un terzo di loro prosegue gli studi in ambito sociale (23,4%).
Liceo Laurana – Baldi: l’indirizzo Scientifico – Scienze applicate
L’indirizzo scientifico-Scienze applicate del Laurana-Baldi cede una posizione tra gli altri della provincia, superato dall’Is Vannucci di Sassocorvaro e dal Giacomo Torelli di Fano. Rispetto alle media marchigiana (78%), questo indirizzo del Laurana-Baldi registra una percentuale sette punti inferiore (71%) sui diplomati immatricolati e che superano il primo anno universitario. Tra loro la scelta prevalente è quella scientifica (60,7%).
