di ANDREA BOCCHINI
URBINO – Il Comune di Urbino avrà oltre 326 mila euro a fondo perduto per la promozione della città, soldi che stanno già arrivando in varie tranche dal ministero del Turismo. Sul tavolo tante le iniziative presentate dall’amministrazione volte a rilanciare il settore terziario, in ambito digitale, eventi incoming, itinerari turistici sulle piattaforme social e progetti di marketing. Ma anche iniziative per invitare i giovani a vivere la città.
Lo annuncia con entusiasmo l’assessore al Turismo e al Patrimonio Culturale Roberto Cioppi. Da Roma c’è l’ok alla copertura e finanziamento del 100%. Zero ritocchi. E assieme al sindaco Maurizio Gambini e all’addetto ufficio stampa Gabriele Cavalera, Cioppi dice di aver pronte “azioni per contrastare il sentimento di nostalgia diffusa che vivono i più giovani incentivandoli a vivere la città partendo, ad esempio, dagli eventi a teatro”. Centrali anche la promozione di “eventi di enogastronomia e, importante “il collegamento con il biologico”.
Notevole l’impegno sulla costruzione di itinerari naturalistici e outdoor, ma “occorre spingere sui canali social”, per questo è pronto un intervento pari a circa 32.800 euro (costo totale netto). “Abbiamo concordato con Urbino servizi un lavoro di sponsorizzazioni – continua l’assessore – contando nel nostro staff di esperti”. Un lavoro informatico minuzioso, ma attento che Urbino non può e non deve fallire, quello digitale. I risultati saranno poi visibili al sito nazionale italia.it .
Dal denaro ai fatti
C’è tanto lavoro da fare. Tanto che Gambini esordisce con un “sono preoccupato”, per poi chiarire: “Questo è un risultato molto positivo, nel turismo c’è un grosso lavoro che stiamo portando avanti e ci occorre personale interno e esterno per mettere a terra queste risorse. Le azioni andranno fatte”.
Dal ministero del Turismo le direttive sono chiare: una prima tranche di acconto del 10% è già stata erogata (pari a 32.635,68 euro) “a seguito dell’approvazione dell’idea del progetto proposta”, e ora Urbino sta aspettando la seconda pari al 30% dell’importo complessivo. Il programma scadrà alla fine di novembre 2025, ma da Roma si riservano “la facoltà di sospendere l’erogazione” se non verranno raggiunti gli obiettivi finali.