di CRISTINA R. CIRRI
URBINO – “Anna che incide un cuore”, “Anna si allaccia il busto”, “Anna sull’Adige”. “Anna” è Anna Stickler, musa di Luigi Bartolini, incisore e artista tra i più importanti del Novecento italiano, le cui opere sono in mostra a Urbino. Stickler, amante di Bartolini, conosciuta a Merano,
era una musa di cui il poeta parla anche all’interno di una produzione letteraria con le opere Poesie ad Anna Stickler” del 1941 e Vita di Anna Stickler” del 1943. Ma non è l’unica. Bartolini ebbe infatti diverse relazioni, come quella con Anita, sua compagna di vita.
La mostra “Al Vivo Nero” è stata inaugurata il 14 dicembre al Palazzo Ducale di Urbino nella sala del Castellare. Quest’anno decorrono i sessant’anni dalla morte di Bartolini e la Regione Marche in collaborazione con Vittorio Sgarbi ha dato il via a un ciclo di cinque mostre in cinque città diverse. Da Cupramontana, città natale del poeta a Osimo, a Camerino e Macerata dove visse e insegnò disegno alle scuole superiori. Infine Urbino, la città di Carlo Bo con il quale si scambiava spesso delle corrispondenze e luogo nel quale nel 1962 pubblicò un volume di sette racconti con sette acqueforti dal titolo: “L’antro di Capelvenere”.
L’esposizione permette di ammirare ben 140 incisioni raggruppate in “macroargomenti”: dagli animali ai paesaggi. Nel gruppo “figure” a prendersi la scena principale sono le donne, non solo quelle conosciute ma anche quelle incontrate casualmente come contadine, lavandaie, serve, zingare raffigurate mentre svolgono attività quotidiane.