URBINO, 10 GEN – L’Azienda sanitaria territoriale di Pesaro e Urbino non è interessata dallo slittamento del nuovo piano di ammodernamento del parco macchine degli ospedali di cui ha dato notizia il Sole 24 ore. Per le Marche, invece, le conseguenze sul rinvio dell’acquisto di Tac, ecografi e risonanze magnetiche, risultato dalla revisione del Pnrr, sono ancora un’incognita.
L’Ast fa sapere che i nuovi dispositivi per la diagnostica, ordinati almeno sei mesi fa, sono tutti in procinto di arrivare o sono già stati collocati e hanno sostituito recentemente le vecchie apparecchiature in tutte le strutture: Urbino si è dotata di una nuova risonanza magnetica nel giugno scorso e a Fano la nuova Tac verrà inaugurata il 15 gennaio.
Per quanto riguarda la Regione Marche, l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini ha detto: “Stiamo valutando l’impatto” ma non ha rilasciato altre dichiarazioni.
Secondo quanto riporta il Sole 24 ore, l’acquisto e la sostituzione di Tac, ecografi, risonanze magnetiche con nuovi apparecchi all’avanguardia è previsto dal Recovery plan e per questo sono stati stanziati 1,2 miliardi. Lo slittamento è dovuto alla revisione del Pnrr che l’Italia aveva richiesto all’Unione Europea a fine novembre, dov’è previsto un capitolo apposito per la salute.
Il piano prevede la sostituzione di 3.133 grandi apparecchiature sanitarie con più di 5 anni, in particolare riguarda Tac, risonanze magnetiche, Acceleratori Lineari, Sistema Radiologico Fisso, Angiografi, Gamma Camera, Gamma Camera/Tac, Mammografi, Ecotomografi.
Secondo il progetto iniziale, 600 milioni erano destinati per la sostituzione di 1.568 macchinari entro la fine del 2023, la somma restante sarebbe dovuta servire a sostituire gli altri 1565 apparecchi per la fine del 2024. Ora slitta a giugno 2026. Il piano di ammodernamento tecnologico della diagnostica è tra gli investimenti più attesi dai reparti ospedalieri.
a.g.