Di MARTINA TOMAT
URBINO – Si intravede la luce in fondo al tunnel. Un tunnel di quasi sei km, incastonato nella montagna, a 580 metri di altitudine. L’Anas ha oggi consegnato alla ditta appaltante i lavori per l’apertura della galleria Guinza, parte integrante dell’itinerario E78 Grosseto-Fano, in fase di completamento. L’inizio dei lavori è previsto a luglio, la fine entro il 2026.
È una svolta, per la grande opera incompiuta dello scorso secolo, bloccata da vent’anni. A testimoniare l’importanza dei lavori, la presenza all’atto della consegna del presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli.
Una volta aperta, la galleria consentirà, sia pure in modalità provvisoria, il collegamento tra San Giustino (PG) e Mercatello sul Metauro (PU), in attesa della progettazione e della realizzazione della seconda canna del tunnel.
Ad aggiudicarsi l’appalto il Consorzio Stabile Europeo Costruttori di Perugia che si occuperà del rifacimento del rivestimento interno della galleria e della realizzazione degli impianti di illuminazione, ventilazione e di sicurezza (idrico, segnaletica luminosa, SOS).
Sono inoltre previste la realizzazione di un by-pass pedonale tra le due canne esistenti della galleria Sant’Antonio, via di fuga in caso di incendio, e altre opere minori.
Per rendere funzionale l’infrastruttura, bisogna anche realizzare due rotatorie di innesto con le viabilità locali esistenti, rappresentate dalla strada provinciale 200 (lato Umbria) e dalla via Cà Lillina (lato Marche) che sarà adeguata per un tratto di circa un km.
Chi c’era alla consegna dell’appalto
Un comunicato dell’Anas informa che alla consegna sono intervenuti, oltre al presidente Acquaroli, il commissario straordinario di Governo per la E78 Massimo Simonini, la presidente della Regione Umbria Donatella Tesei, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, l’assessore ai Lavori Pubblici della Regione Marche Francesco Baldelli, l’assessore ai Lavori Pubblici della Regione Umbria Enrico Melasecche Germini, il responsabile Nuove Opere Anas Marche Vincenzo Catone e i sindaci del territorio.
L’Amministratore Delegato di Anas Aldo Isi ha detto: “Negli ultimi anni abbiamo esplorato tutte le possibili soluzioni tecniche per anticipare l’apertura al traffico della galleria della Guinza senza dover attendere il completamento dell’intera direttrice, ovviamente nel rispetto delle norme di sicurezza per i tunnel di questo tipo”.
L’AD Isi ha proseguito: “La soluzione adottata costituisce la prima fase dell’apertura definitiva e consentirà al contempo benefici immediati per una delle due correnti di traffico, mettendo fine a una lunga attesa sopportata da questo territorio. Contemporaneamente – ha aggiunto – Anas è impegnata nella progettazione degli altri lotti per completare l’itinerario che collega il Tirreno all’Adriatico, con una rilevanza strategica per il Paese e per l’Europa oltre che per il Centro Italia”.
Costi e il da farsi
L’intervento, del valore complessivo di 130 milioni di euro, consentirà in particolare – spiega il comunicato dell’Anas – di rendere percorribile in direzione Umbria un tratto stradale di circa 10 km – già precedentemente realizzato e comprensivo della galleria lunga sei km – collegandolo alla viabilità locale esistente.
Intanto, prosegue la progettazione delle opere di completamento dell’itinerario E78 Grosseto-Fano, compresa la realizzazione della seconda canna del tunnel (direzione Marche) e del tratto in nuova sede fino all’innesto E45, che consentirà l’apertura in entrambi i sensi in modalità definitiva.
Le date dei lavori
Nei prossimi giorni al via le attività preliminari. L’obiettivo è iniziare le lavorazioni all’interno delle gallerie entro luglio con completamento previsto per la fine del 2026. Sarebbe la fine di un capitolo iniziato più di 50 anni fa. Riavvolgiamo allora il nastro della storia della Guinza.
Una storia che parte negli Anni ’80
C’era una volta… Quando è stata concepita la galleria? Bisogna tornare indietro di decenni, alla decisione, negli Anni ’80, di costruire un tunnel a cavallo fra Umbria e Marche fra Parnacciano nel comune di San Giustino e Mercatello.
La Guinza doveva rappresentare un asse portante nel più ampio progetto della E78, la Due Mari Fano Grosseto. Negli Anni 90 l’inizio degli scavi, poi la realizzazione della prima canna. Ma i cantieri nel 2004 vengono chiusi. E lo sono rimasti per 20 anni.
Le proteste e il rave party
Cominciano però le proteste che si susseguono nel corso degli anni. Dal 24 al 26 ottobre del 2010 ecco una manifestazione di tre giorni e due notti: l’allora presidente della Provincia di Pesaro e Urbino Matteo Ricci rimase in tenda due notti. Dieci anni dopo, il 6 settembre 2020 fu il turno di Giorgia Meloni: l’attuale premier partecipò a un flash mob.
Da segnalare anche i “Guinza days”, presidi notturni e diurni della galleria, organizzati da Gianluca Cirignoni, ex consigliere regionale dell’Umbria, e le 3500 firme raccolte dal Comitato Intervalle ‘Apriamo la Guinza’ nato nel marzo 2014 e composto da cittadini dell’Alta Valle del Tevere umbra e toscana, dell’Alta Valle del Metauro e della Valle del Foglia.
Nel frattempo non sono mancati gli usi alternativi della galleria: nell’elenco figurano anche un rave party e una segheria abusiva.
L’iter si è riavviato nel 2019 con il dpcm sblocca cantieri. Nel 2021è arrivata la nomina di un commissario straordinario per la E78. Ora la consegna dei lavori sancisce lo sblocco di questa storia. La galleria vedrà – forse – la luce dopo un travaglio durato decenni.