di ANNALISA GODI
URBINO – La prima tappa sabato a Riceci con la manifestazione contro la discarica, oggi 21 febbraio sarà a Trasanni per parlare con i cittadini. Inizia così la campagna elettorale di Federico Scaramucci, candidato sindaco di Urbino per la coalizione progressista e civica “La Città che verrà”. Le prossime tappe del tour elettorale saranno S. Bernardino e S. Marino di Urbino venerdì 23 febbraio.
“Questa vuole essere una campagna elettorale dell’ascolto”, spiega Scaramucci, e prosegue: “Saremo tutto il giorno a Trasanni e andremo a presentarci e a parlare con le aziende, gli artigiani, con chi sta al bar e anche in parrocchia”.
La campagna elettorale itinerante
L’idea del candidato sindaco è di fare un tour della città che coinvolga il centro, le frazioni e i borghi. Scaramucci approfondisce: “Ogni zona ha i suoi problemi specifici, ad esempio a Trasanni è necessario migliorare la viabilità e il collegamento con Pesaro, ma vorremmo proporre anche degli spazi di socialità, in cui la comunità possa ritrovarsi e stare insieme. Saranno i cittadini a dirci quali sono i loro bisogni”.
Al centro del programma elettorale la sanità, la formazione e il turismo, ma anche il ripopolamento di Urbino, la valorizzazione del territorio e il sostegno all’economia locale.
L’appuntamento di Riceci
Il nocciolo della questione sono i giovani: il candidato sindaco vorrebbe un rapporto di maggior sinergia con l’Università di Urbino, l’Accademia di Belle Arti, la Scuola del Libro e l’Istituto superiore per le Industrie artistiche. Scaramucci dice: “Noi abbiamo tantissimi giovani che si formano a Urbino ma se ne vanno. Vorremmo incontrarli e capire cosa si possa fare. Stiamo pensando a degli incentivi per le attività d’impresa, a nuovi centri di ricerca universitari sul territorio e ad investire nelle nuove tecnologie, così che la città possa diventare un polo digitale e si possa anche lavorare da qui, da remoto”.
La partenza da Riceci è simbolica, Scaramucci afferma in un comunicato stampa: “Vogliamo valorizzare Urbino e il territorio, non ha alcun senso avere una discarica così, a pochi metri dal centro storico patrimonio Unesco. Impianti del genere sono anacronistici, oggi ci sono modalità di gestione dei rifiuti diversi dalla discarica. Noi siamo per una scelta che guardi al futuro del territorio”. Il candidato sindaco propone una collaborazione tra Amministrazione comunale, associazioni di categoria, ambientalisti e gestori, Marche Multiservizi e Aset, per “individuare un luogo già compromesso, non vergine come Riceci, magari in una zona industriale, e che abbia dimensioni ridotte rispetto al progetto della discarica”.