di CARLA IALENTI
URBINO – Riparte, con la sua tredicesima edizione, “Fuori tempo”, il laboratorio sulla narrazione cinematografica diretto da Andrea Laquidara, regista e insegnante di cinema. Primo appuntamento di presentazione martedì 27 febbraio dalle 18 alle 20 nella sala del maniscalco, in via delle scalette del teatro, a Urbino. L’evento è aperto a tutti e gratuito.
Previsti due incontri a settimana fino a maggio: ogni martedì dalle 18 alle 20 si parlerà di storia del cinema e ogni mercoledì dalle 20.30 alle 23.30 verrà presentato e proiettato un film, “titoli significativi per lo sviluppo dell’arte cinematografica” come ha detto il regista Andrea Laquidara, di cui poi si discuterà insieme. Mercoledì 28 febbraio verrà proiettato L’âge d’or, un film di Luis Buñuel. Nei mercoledì successivi Paisà di Roberto Rossellini, Otto e mezzo di Federico Fellini, Il disprezzo di Jean-Luc Godard, Zabriskie Point di Michelangelo Antonioni, Salò o le 120 giornate di Sodoma di Pier Paolo Pasolini, Dov’è la casa del mio amico? di Abbas Kiarostami, Uzak di Nuri Bilge Ceylan, Niente da nascondere di Michael Haneke e Timbuktu di Abderrahmane Sissako.
Fuori tempo nasce nel 2009 da un’idea di Laquidara, il docente di cinema che ha diretto diversi film e documentari tra cui Fuori dalle mura, un documentario del 2015 su Ponte armellina, vincitore del premio del pubblico al Visualfest 2015 e Ritratto di donna in un paesaggio, un film del 2022 ambientato a Urbino e ispirato all’ipotesi che La Gioconda di Leonardo da Vinci sia l’urbinate Pacifica Brandani. Nel 2019 è tra i fondatori di AB, casa di produzione indipendente di Urbino.
“L’affluenza è sempre stata molto alta nelle edizioni precedenti. C’erano 60-70 persone, si svolgeva al Golem, ma era troppo piccolo per ospitare tutti” ha detto Andrea Laquidara. L’iniziativa organizzata dalle associazioni culturali L’eclisse e La ginestra con il contributo dell’università e del Comune di Urbino “darà un credito formativo proporzionale alle ore di presenza per gli studenti universitari” ha detto la studentessa Angela Cervellieri, presidente dell’associazione L’eclisse e vicepresidente dell’associazione La ginestra.