Di ANDREA BOCCHINI
URBINO – Si è spento nella notte monsignor Francesco Marinelli, arcivescovo emerito di Urbino – Urbania – Sant’Angelo in Vado, aveva 89 anni. A darne l’annuncio è la stessa Arcidiocesi che Marinelli ha guidato per 11 anni. La camera ardente sarà aperta nella cappella della Concezione della Basilica-Cattedrale di Urbino oggi, 23 febbraio, dalle 15 fino alle 22. Poi anche domani, sabato 24 febbraio tra le 8 e le 22. E infine domenica 25 febbraio dalle 8 fino alle prime esequie che saranno celebrate alle 15:30 nella cattedrale di Santa Maria Assunta di Urbino.
Di origini picene (nato ad Appignano del Tronto), Marinelli completa i suoi studi: prima conseguendo la maturità presso il Pontificio Seminario Maggiore, poi l’università in teologia (prima) e Filosofia (poi) alla Sapienza di Roma. Poi il ritorno nelle Marche come docente e rettore del Seminario diocesano di Ascoli Piceno. Nel 2000 viene eletto arcivescovo di Urbino, Urbania e Sant’Angelo in Vado, incarico che ricopre fino al maggio del 2011.
Forte il legame che l’arcivescovo Marinelli instaura con Urbino (anche dopo il termine del suo mandato episcopale) scegliendo la città ducale come sua residenza stabile. Poi il riconoscimento: il 21 dicembre 2011 il Consiglio e la Giunta comunale gli conferiscono la cittadinanza onoraria.
“La scomparsa di Mons. Marinelli colpisce nel profondo del cuore la nostra comunità – ha detto il sindaco di Urbino Maurizio Gambini – negli undici anni del suo ministero episcopale ha dato un contributo fondamentale a importanti progetti rivolti alla nostra città, prima di tutti la riapertura della cattedrale”. Sito riaperto dopo i lavori di ristrutturazione a seguito del terremoto del 1997.
Il sindaco Gambini e tutta l’amministrazione comunale hanno poi espresso il loro “profondo cordoglio” a Marinelli, “una guida spirituale stimata, amante dell’arte e della cultura. Porgo alla sua famiglia le più sincere condoglianze”.