di MARIA SELENE CLEMENTE
GOLA DEL FURLO – Non lo fermano la pioggia, il freddo o le gambe stremate che tremano. Angelo, con difficoltà motorie dalla nascita, è determinato ad andare in bici e, soprattutto, ad averne una tutta sua. Come quella messa a disposizione da Loris Ducci, responsabile del centro Marche and bike, tour operator della Gola del Furlo. “Una bici che ha delle caratteristiche particolari” spiega Loris. “È per tutti perché oltre ad essere pensata per due, come un tandem, attraverso uno scambiatore di potenza consente alla persona con disabilità motoria di contribuire, come può, allo sforzo della pedalata”.
L’incontro con Angelo
Angelo Angeletti, di Fano, ha 24 anni ed è affetto da tetraparesi spastica con ritardo psicomotorio. La sua prima esperienza outdoor è stata qualche mese fa con la Joëlette: una carrozzina monoruota adatta al fuoristrada e al trasporto di persone con disabilità, psichica o motoria, anche nei sentieri montani. Dopo averla provata, Angelo ha capito che poteva fare di più. La Joëlette prevede infatti la presenza di almeno due escursionisti certificati (anche se spesso sono molti di più) per la conduzione della carrozzina e per il trasporto della persona con disabilità che prende parte all’uscita ma senza compiere attività fisica. Con la bici Angelo può fare uno sforzo attivo. “Pedalo” risponde a chi domanda: “Cosa faresti con una bici?”. Giustamente, cosa altro potrebbe farci?
L’incontro con Angelo, energico e sempre con la battuta pronta, ci ricorda quanto sia facile scivolare, anche inconsapevolmente, nel pregiudizio quando ci approcciamo ad una persona con disabilità. La risposta acuta e spontanea di Angelo: “Pedalo” mette tutti sullo stesso livello. Angelo ti riporta alla realtà. Come quando a Loris ha detto: “Mi piace pedalare, così non penso a cosa farò quando i miei genitori non ci saranno più”.
E ancora quando al rientro dal suo giro in bici sotto la pioggia ha detto che la cosa più bella di queste escursioni è la possibilità di stare in compagnia. Ma anche sentire l’aria fresca nel viso. “È proprio una bella sensazione” ha detto.
La raccolta fondi
Ecco il motivo della raccolta fondi di Angelo. Comprare una bici che, proprio per le sue caratteristiche, ha un prezzo proibitivo per Marco Angeletti e Manuela Guerra, i suoi genitori. “Per lui è come una fisioterapia continua” aggiunge la madre, sottolineando i benefici di un’escursione, oltre che per il morale, anche per la muscolatura.
La nostra occasione è fare parte di un progetto inclusivo che renda fruibile anche da Angelo quella “bella sensazione”: prendere il vento in faccia mentre si pedala in compagnia di un amico.