di RAFFAELE DI GAETANI e MARIA CONCETTA VALENTE
URBINO – Urbino è tra le città universitarie più economiche: in media la vita costa meno rispetto a Milano, Torino e Roma. Dagli affitti alla spesa, anche il prezzo dello spritz è inferiore. Urbino è una città pedonale che si sviluppa nel centro storico – dove si trovano la maggior parte delle facoltà universitarie – all’interno delle mura è tutta zona a traffico limitato e i mezzi di trasporto pubblici, a causa delle ripide salite, non coprono tutta la zona.
Il Ducato ha condotto un’inchiesta congiunta insieme ai master di giornalismo di Roma (Lumsa), Torino e Milano (Iulm) per conoscere e comparare il costo della vita degli universitari nelle diverse città italiane. Il campione analizzato è composto da 523 studenti, di cui 60 urbinati, che hanno risposto a domande su quanto si paga per l’affitto, la spesa alimentare e domestica, i trasporti e il tempo libero.
Alloggi universitari meno cari e trovati tramite agenzia
Gli alloggi a Urbino costano meno rispetto alla media delle altre città: il 63,3% degli studenti urbinati spende una cifra compresa tra 300 e 400 euro e il 25% una spesa inferiore ai 300 euro. Guardando invece al tipo di struttura, nel 56,6% dei casi è una stanza singola, opzione scelta dal 65,8% degli universitari di Roma, Torino e Milano. A Urbino il 20% degli intervistati vive in doppia, dato che nelle altre città si dimezza (10,5%).
Durante il sondaggio abbiamo raccolto alcune testimonianze di studenti e studentesse della Carlo Bo, per scoprire che il rapporto qualità-prezzo non è sempre soddisfacente: “Trovare alloggi decenti ad un prezzo non esagerato per l’offerta è difficile”, racconta Francesco, studente di 24 anni. Agnese, 22 anni, scende più nel dettaglio sulla condizione poco decorosa delle case: “È difficile trovarne una vivibile, ad un prezzo abbordabile, senza muffa e a norma”.
A Urbino nessuno degli intervistati denuncia problemi di truffe e discriminazioni come invece accade a Roma, Milano e Torino. “Pochi affitti per i ragazzi in confronto agli affitti disponibili per le ragazze”, racconta uno studente siciliano (che preferisce rimanere anonimo) trasferito a Roma, evidenziando questa preferenza da parte di alcuni locatori. Inoltre, nelle grandi città come Milano, si fanno i conti con le “innumerevoli caparre”, scrive Raffaele, 23 anni. Mentre Mariam, 27 anni, dice che “i proprietari di casa tendono a non affittare a studenti o ragazzi giovani senza contratti fissi”.
Pur essendo una piccola realtà, nella città ducale sono pochissimi a trovare un alloggio tramite il passaparola (13,3%). La maggior parte degli intervistati, il 45%, si rivolge a un’agenzia e il 25% agli annunci sui social network. Nelle altre città, invece, sono proprio le offerte su piattaforme come Facebook a riscuotere maggiore successo (35,6%), a fronte di un uso
più limitato delle agenzie (23,3%) e del passaparola (22,2%).
La spesa alimentare è inferiore alla media
Il 41% degli universitari spende tra 100 e 200 euro al mese per la spesa alimentare: dato che coincide in sostanza con quello generale delle quattro città. Il 35% degli studenti di Urbino riesce a rientrare nei 100 euro al mese, il 3,3% perfino sotto 50 euro. Risparmiare è più difficile nelle altre città, dove chi spende tra 200 e 300 euro (22,8%) supera chi spende meno di 100 euro (21,6%). A Urbino i supermercati distano in media meno di 10 minuti dall’abitazione nel 63,3% dei casi, percentuale inferiore rispetto al dato generale (77,8%). Nel 10% dei casi, gli urbinati devono mettere in conto anche più di 20 minuti di tragitto, situazione che nelle altre città si verifica solo per il 3,4% degli studenti.
Una città “pedonale”
Il 75% degli studenti Uniurb raggiunge a piedi l’università, chi conosce Urbino potrebbe darlo per scontato: facoltà e dipartimenti, infatti, si trovano in pieno centro storico, dove il traffico alle auto è limitato e dove si trovano la maggior parte delle case dei fuorisede. La percentuale a livello nazionale è nettamente inferiore: il 30,4%. Dati alla mano, la città urbinate si conferma a misura di studente: solo il 13,3% utilizza il trasporto pubblico per andare a lezione, rispetto al 58,1% degli universitari delle altre città.
Solo cinque universitari su 60 hanno un abbonamento per l’autobus urbano. Un risparmio, quindi, per la quasi totalità degli studenti urbinati rispetto a chi spende almeno tra 30 e 50 euro al mese per il trasporto pubblico a Torino, Milano e Roma (47,5%). Più alta, invece, la percentuale di chi si muove a Urbino con un’auto personale: il 10% degli studenti, a fronte del 6,9% delle altre città. Questo a causa probabilmente della difficoltà di raggiungerla con mezzi pubblici se non da località ben servite.
Dagli spritz allo sport: svagarsi costa meno
Il 40% degli studenti urbinati paga il caffè tra 1,20 e 1,50 euro, dato superiore a quello nazionale (30%). Tra gli studenti è diffusa, soprattutto nel cosiddetto “giovedì universitario”, la ‘cultura’ dell’aperitivo. A variare da città a città è la spesa per lo spritz che a Urbino nel 56,7% dei casi costa tra 5 e 7 euro, nel 41,7% tra 4 e 5 euro e nell’1,7% tra 3 e 4 euro. Nelle altre città in media è più costoso perché nel 72,1% dei casi costa tra 5 e 7 euro.
Per quanto riguarda l’attività fisica, Urbino ha costi simili alle altre città: quasi la metà degli universitari urbinati spende tra 50 e 100 euro al mese (48,3%), mentre 45,3% è il dato nazionale.
C’è differenza, invece, sui prezzi per il cinema. A Urbino il 50% degli universitari spende tra 5 e 7 euro e il 40% tra 7 e 9 euro. Nelle altre città, invece, i prezzi sono più alti e differenziati: il 50,5% spende tra 7 e 9 euro, il 25,4% sopra i 9, e il 22,6% tra 5 e 7 euro.