Di ANDREA BOCCHINI e CHIARA RICCIOLINI
URBINO – Il clima non è affatto sereno alla Sala Serpieri del Collegio Raffaello dove, mercoledì scorso, fino a tarda notte (la maratona è durata oltre sette ore), si è svolto il Consiglio comunale. È un continuo botta e risposta tra la giunta del sindaco Maurizio Gambini e l’opposizione trainata, in primis, da Federico Scaramucci (Pd) e Maria Francesca Crespini (lista civica Futura). Un lungo dibattito che, tra le tante cose, ha visto l’approvazione delle linee programmatiche governative 2024-2029 (17 i voti favorevoli, 9 i contrari). Gli assessori hanno esposto gli obiettivi salienti di un “lavoro iniziato dieci anni fa” e che, con il terzo mandato del sindaco, intendono portare a compimento.
L’ok è arrivato anche per le commissioni consiliari permanenti: saranno otto (numeri da capoluogo di provincia). Ma spazio anche alle mozioni – cinque – presentate dalla minoranza, di cui quattro sono state però bocciate mentre l’ultima verrà ri-presentata nella prossima seduta. E poi le interrogazioni su viabilità, infrastrutture, mostra di Raffaello, baby pit stop in città e pass viola per circolare nel centro storico a cui il primo cittadino, però, risponde con una parola: “Insinuazioni”. Ma facciamo ordine.
Linee programmatiche di governo approvate
Sono passate oramai le 21 (il Consiglio è iniziato alle 17:30 circa) quando i 9 assessori intorno al sindaco spiegano (in maniera molto sintetica) il programma di governo per i prossimi 5 anni del Gambini ter. C’è di tutto. “Realizzazione di un piano urbanistico generale (ex piano regolatore) per permettere all’amministrazione di creare una città al passo con i tempi”, spiega la vicesindaca e assessore all’Edilizia e all’Urbanistica Giulia Volponi.
“Costruzione di nuovi istituti scolastici per dare un messaggio alle famiglie che voglio venire ad abitare a Urbino”, aggiunge Massimiliano Sirotti, assessore Politiche educative. “Valorizzazione della galleria Urbani, dialogo con quella Nazionale delle Marche e completamente degli spazi Data” (un progetto che va avanti da molti anni), è uno degli obiettivi dell’assessora alla Cultura Laura Ottaviani. Ma non manca lo Sport (due gli assessorati). “Ci concentreremo su tre poli: quello del palazzetto dello sport che coinvolge anche lo stadio del Montefeltro, quello di Varia e infine il polo alle Cesane (con bike park e campo da golf in costruzione)”, dice entusiasta Marianna Vetri.
Ma attenzione alta anche per il centro storico e le sue attività produttive. “Viabilità, accessi, calendarizzazione di eventi, l’idea è riqualificare il nostro territorio e intrecciarlo con le attività del turismo e del sociale”, conclude Francesca Fedeli. Linee programmatiche che non possono che trovare enorme soddisfazione da parte del primo cittadino: “Stiamo portando avanti un progetto che abbiamo iniziato nel 2014 e abbiamo il dovere di completarlo. Se Urbino oggi ha palestre, servizi ai cittadini e strutture è grazie a questa amministrazione”.
No dell’opposizione
Ma tra i banchi della minoranza, che ha votato compatta contro, la linea di pensiero è chiara: questo programma non ha “una vera visione del modello di sviluppo di Urbino”. “Da un lato sembra il libro dei sogni, sembra quasi un programma elettorale, ma non lo è, un’azione di governo – sostiene Gianluca Carrabs (Alleanza Verdi e Sinistra) -. Ci aspettavamo temi più precisi e coperture economiche”.
Scaramucci si dice invece “sconcertato” perché “non si può dopo dieci anni di amministrazione scrivere cose che sono continuamente ripetute. Qui non vedo – conclude – opzioni per creare posti di lavoro e contrastare lo spopolamento. Un’amministrazione si valuta sui numeri, la popolazione diminuisce, le imprese anche, le presenze turistiche calano come anche le persone che vivono nel centro storico”.
“Sono molto preoccupata – aggiunge Crespini -. Queste sono linee programmatiche di un’amministrazione che si appresta a governare la città per la prima volta”. E poi concludendo: “Ma davvero abbiamo bisogno di due assessori allo sport? Neanche Roma li ha!”.
Commissioni? Una maxi squadra
Messe ai voti e approvate le otto commissioni consiliari permanenti: Affari Istituzionali; Lavori Pubblici, Urbanistica, Unesco, Ambiente, Protezione Civile; Cultura, Turismo, Attività Produttive, Decoro Urbano, Centro Storico; Politiche Educative; Bilancio Programmazione e Società Partecipate; Assetto e Organizzazione Territoriale di Urbino Capoluogo; Commissione Pari Opportunità e Commissione Controllo e Garanzia. Ma anche qui si scende in polemiche. “Io avrei fatto una commissione apposita per sanità e sociale – ha detto la consigliera di opposizione Brunella Calcagnini – la commissione quattro ha troppe materie importanti al suo interno, va scorporata”. Mentre, secondo Scaramucci, “sarebbe stata utile una commissione specifica sulla Sanità, che è l’argomento per cui i cittadini sono preoccupati”. Ma dalla maggioranza rassicurano che “le commissioni si riuniranno più volte”. Ed è il sindaco a ribattere: “Il numero delle commissioni? Non crea nessuna difficoltà nell’affrontare i problemi”.
Interrogazioni infinite
Tante. Anzi tantissime. Dalla richiesta di baby stop in città – ambienti protetti in cui le mamme si sentano a loro agio per allattare il bambino – fino alla riapertura (in maniera regolare) della galleria Ca’ Gulino prevista “per la fine dell’anno”. Passando poi per la manutenzione stradale – in particolare il tratto di “Chiachiocco” – e i pass viola per l’accesso al centro storico che, secondo la capogruppo Crespini “sono stati rilasciati a 30/35 persone che non hanno alcun diritto, stando al regolamento della Ztl”. Un’interrogazione, questa, che agita il sindaco: “Sono solo insinuazioni”.
Bocciato il Consiglio giovani e le altre mozioni
Dalla lista Futura, sentita telefonicamente al Ducato martedì scorso, ci avevano anticipato il grande entusiasmo per la proposta – a firma delle consigliere Crespini e Amadori – per istituire un Consiglio comunale dei giovani urbinati. Ma la maggioranza ha stroncato l’entusiasmo. “A noi è apparso che la fascia di età che avete inserito (18-25) sia troppo elevata ma a parte questo, stiamo parlando di un lavoro già iniziato e che l’assessora Fedeli aveva proposto precedentemente”, replica l’assessora Foschi. E non è bastato neanche l’emendamento che la consigliera Amadori ha inserito prontamente – abbassando il range dai 12 ai 18 anni – per far cambiare idea a Gambini & co. Mozione bocciata.
E bocciate sono state anche le altre tre mozioni presentate dai gruppi consiliari di opposizione (una è stata ritirata): “Attuazioni e misure progetti Pnrr”; “la messa in sicurezza di via Guido da Montefeltro (da Urbino a Gadana) nel tratto vicino alla caserma dei Carabinieri”; “casa salute ‘ex mutua’ e carenza personale”. Tutte a prima firma Scaramucci. “Ogni volta si ragiona sempre allo stesso modo. Se l’opposizione presenta qualcosa non si fa altro che bocciare”, ha detto il capogruppo dem. Pronta la riposta del sindaco Gambini: “La gran parte delle mozioni presentate ci dicono cose che già sono state fatte e realizzate dalla nostra amministrazione”.