Uno sguardo al femminile sul giornalismo culturale. Presentata in Regione l’edizione 2024 del Festival

Presentazione del Festival del giornalismo culturale 2024 in Regione
Di ANDREA BOCCHINI

ANCONA – Incontri, dibattiti, ricerche, spettacoli e ospiti importanti: è il ricco menù della 12° edizione del Festival del giornalismo culturale di Urbino. Tre giorni no stop, a partire da venerdì 4 ottobre: il tema sarà quello dello “sguardo femminile sul giornalismo culturale”. Teatri, come di consueto, il Palazzo Ducale e l’Aula Magna dell’Università Carlo Bo.

L’evento è organizzato dall’Istituto per la formazione al giornalismo di Urbino (Ifg), in collaborazione con la Galleria Nazionale delle Marche, e ha il patrocinio della Regione Marche. Il programma è stato presentato questa mattina alla Sala Agricoltura del Palazzo Leopardi (sede della Regione Marche). Presenti l’assessore regionale alla Cultura Chiara Biondi, il rettore della Carlo Bo Giorgio Calcagnini e i direttori del Festival Lella Mazzoli e Giorgio Zanchini. La direttrice generale del Consorzio Nazionale Imballaggi (Conai) Simona Fontana ha annunciato l’introduzione del premio per il giornalismo ambientale giovane, dedicato alle nuove generazioni di giornalisti che si sono occupati di sostenibilità, riciclo e tematiche ambientali.

“Lo sguardo femminile sul mondo del giornalismo culturale – dice l’assessora Biondi – è capace di dare qualcosa in più attraverso, ad esempio, la sensibilità che le donne hanno per certi temi”. E Biondi sottolinea che, “grazie all’università Carlo Bo e all’Istituto per la formazione al giornalismo, che danno vita ogni anno a questi momenti di assoluta importanza culturale, il Festival è divenuto un punto di riferimento per la nostra regione”.

L’assessora regionale alla Cultura Chiara Biondi

“Parlare di protagoniste non è stata una mia imposizione – ci tiene a precisare sin da subito La professoressa Mazzoli -. Il titolo è di Piero Dorfles, presidente del Festival: per questa edizione abbiamo deciso di dare spazio a tantissime donne”, Donatella di Pietrantonio, Lorenza Ghidini, Lucia Goracci, Francesca Mannocchi, Azzurra Meringolo, Agnese Pini, solo per citarne alcune. “Molte di loro hanno ruoli al vertice e quello di cui siamo convinti è che queste eccellenze partano dalla conoscenza che la cultura sia una lente molto importante per affrontare il mondo”. Ma i panel daranno spazio anche a dibattiti, ricerche – una con focus sulla lettura femminile e l’altra sulla sociologia femminile – e spettacoli. “Ci saranno cose curiose e intriganti – conclude Mazzoli -. Un panel interessante sarà sicuramente quello che tratterà l’intelligenza artificiale: può Chatgpt scrivere una poesia?”.

La direttrice del Festival e dell’Ifg di Urbino Lella Mazzoli

“Il tema scelto quest’anno rappresentata l’acme nel rapporto tra società e cultura – spiega Giorgio Zanchini -. Non significa solo raccontare cosa le donne possano offrire al giornalismo oggi, ma anche l’asimmetria di potere all’interno delle redazioni che resta (purtroppo) squilibrata”. Non solo. Alcuni panel permetteranno un collegamento in diretta “tra Urbino e zone di guerra”, grazie alla presenza di inviati sui luoghi di conflitto. E Zanchini pone un ultimo accento sulla “varietà offerta dei pensieri politici. Abbiamo cercato di inserire, all’interno di ogni incontro, personalità di diversa provenienza e pensiero (a volte anche molto schierate). E’ una grande occasione per trattare queste tematiche con una maggiore sensibilità”.

Il direttore del Festival Giorgio Zanchini

Grande soddisfazione per l’edizione numero 12 del Festival è espressa anche dal rettore dell’Università di Urbino Giorgio Calcagnini: “È un evento che negli anni si è ritagliato un’importanza a livello nazionale. L’Ateneo ci ha investito molto perché crediamo in queste iniziative che insistono su un tema, come quello della cultura, che oggi più che mai risulta importante e un grande fattore di consapevolezza”.

Il rettore dell’Università di Urbino Carlo Bo Giorgio Calcagnini

Una novità è l’assegnazione di due premi giornalistici. Infatti, al tradizionale premio del Festival del giornalismo culturale si aggiungerà il premio giornalistico Fenice Conai per il giornalismo ambientale giovane. “Abbiamo voluto dare un attenzione particolare a giornaliste e giornalisti giovani, il motore per migliorare i risultati ambientali del nostro sistema-Paese – dice la direttrice Fontana -. Il crescere della presenza femminile nei contesti di sostenibilità ambientale è molto importante. Ma c’è ancora tanta strada da fare”.

I lavori del Festival, in effetti, sono già iniziati. L’8 settembre ha preso il via il “Festival Off”. Il 3 ottobre ci sarà l’anteprima dell’evento: al Cinema Nuova Luce sarà proiettata la pellicola I corti di Cecilia Mangini. Il programma si aprirà ufficialmente venerdì 4 ottobre. Primo panel dedicato alla ricerca: “Le donne alle origini della sociologia italiana”. Sabato appuntamento con la lectio magistralis di Donatella Di Pietrantonio, vincitrice del Premio Strega 2024. E sempre il 5 ottobre, spazio alle inviate (e all’inviato) di guerra: Lucia Goracci, Francesca Mannocchi, Azzurra Meringolo, Marta Serafini e Giammarco Sicuro. L’ultimo giorno, domenica 6 ottobre, sarà dedicato a cinema, serie tv e scienza. Ci sarà attenzione anche per l’arte: a Palazzo Ducale la chiusura del Festival coinciderà con la fine della mostra sull’artista rinascimentale urbinate Federico Barocci.

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