“Hanno sparato ai miei cani e mi hanno aggredito”: a processo due cacciatori

Tribunale di Urbino
di MARIA CONCETTA VALENTE

URBINO – Avrebbero sparato a due cani e colpito con il calcio del fucile il loro proprietario. I fatti risalgono al novembre 2021, a Sassocorvaro Auditore, provincia di Pesaro-Urbino. Oggi, F.P., parte lesa, e la sua compagna sono stati ascoltati dalla giudice monocratica Alessandra Conti,
nell’aula Cigliola del tribunale di Urbino. L’accusa è di lesioni personali. La pm del processo è Catia Letizi

Alle 16.30 di quel sabato, il signor F.P. riceve una chiamata dal suo vicino: “Il tuo cane è morto”. L’uomo racconta di essersi immediatamente recato sul posto insieme alla sua compagna. Constatato il decesso del cane Birillo, cucciolo dei Pirenei, e il ferimento di Duna, pastore dell’Asia centrale, ridotta in fin di vita, l’attenzione dell’uomo si è spostata su due cacciatori che uscivano dal bosco adiacente armati di fucile.

“Avete sentito degli spari? Avete visto qualcosa? Il mio cane è morto”, dice loro. I toni poi si sarebbero scaldati: la frase “Se hanno ammazzato il mio cane, qui non viene più nessuno a cacciare” avrebbe fatto scoppiare la lite.

F.P. racconta di essere stato colpito con il calcio del fucile prima nel costato e poi all’orecchio da uno dei due cacciatori. “Ottava costola rotta e timpano perforato”, dice, con in mano i referti dell’ospedale che gli danno 32 giorni di prognosi. Dopodiché l’uomo avrebbe afferrato e disarmato il cacciatore, buttando il fucile al di là di un cancello. L’altro intanto “restava inebetito” racconta la compagna dell’uomo, pure ascoltata come testimone. E poi avrebbe detto all’amico di caccia: “Andiamo via, abbiamo i fucili carichi”.

I due imputati non erano in aula: a rappresentarli i loro avvocati. A Macerata è in corso un processo a parti invertite, con F.P. denunciato dai due cacciatori. L’avvocato Luca Nebbia, difensore di uno dei due, sostiene che “F.P. ha già dei precedenti e quel giorno ha reagito con fare alterato”.

I carabinieri. com’è emerso in udienza, perlustrarono la zona indicata loro da F.P., ma non trovarono bossoli di fucile né prove che colleghino i due cacciatori all’uccisione di un cane e al ferimento dell’altro.

Udienza terminata. La prossima è fissata al 30 gennaio per ascoltare un altro testimone, il vicino di casa.

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