URBINO, 27 SET. – Studenti, docenti e personale dell’Università di Urbino e degli altri atenei marchigiani il 5 ottobre si troveranno sulle sponde del fiume Chienti per una giornata di pulizia e monitoraggio rifiuti. Avverrà in occasione della sesta edizione dell’Action for Climate 2024, un evento organizzato dalla Rete delle università per lo sviluppo sostenibile (Rus) e dal Club Alpino Italiano (Cai). Oltre alla Carlo Bo, il supporto arriva anche dalle università di Macerata, Camerino e la Politecnica delle Marche. A cui si aggiungono le partecipazioni di Cai Marche, Cosmari, Legambiente Marche, Plastic Free e Civitanova Green Life.
L’iniziativa, che intende impegnarsi per la sensibilizzazione sui cambiamenti climatici, è in programma per sabato 5 ottobre. Giorno in cui verrà organizzata una passeggiata lungo il fiume Chienti coinvolgendo studenti, docenti e personale amministrativo. Il ritrovo, alle ore 9:30, è alla Basilica di Santa Maria a piè di Chienti nel Comune di Montecosaro (Macerata) e dopo un percorso pianeggiante fino alla Basilica Imperiale di Santa Croce al Chienti nel Comune di Sant’Elpidio a mare (Fermo), il rientro è previsto alle ore 16. Il percorso è di 7 chilometri all’andata e altrettanti al ritorno.
I partecipanti, si legge nel comunicato stampa trasmesso dall’Uniurb, sono invitati a munirsi di guanti da lavoro perché durante la camminata verrà fatta un’attività di pulizia (clean-up e river litter monitoring) insieme a Legambiente Marche. Non solo. Sarà svolto anche il monitoraggio della sponda del fiume utile alla raccolta dei dati sulla presenza e sulla tipologia di rifiuti abbandonati in loco o portati dalla corrente. Un lavoro che aiuterà a valutare l’inquinamento da rifiuti e a sviluppare strategie per la prevenzione e la salvaguardia degli ecosistemi fluviali.
L’Action for Climate è patrocinato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (Mase), dalla Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (Crui), dall’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (Asvis), dal Comitato Glaciologico Italiano (Cgi) e dal Club Alpino Italiano (Cai).
a.b.