di CRISTINA R. CIRRI
URBINO – Si dice sempre che per una donna è necessario avere forza per denunciare aggressioni e molestie. Il rischio, spesso, è quello di non essere creduta. “Una donna che dice di soffrire di un disturbo psicofisico, come può postare sui social dei video dove balla serena e spensierata in discoteca?”. È questa la domanda che gli avvocati della difesa, Samantha Saraga e Elisa D’Ambrosio, hanno posto allo psichiatra Leonardo Barioli, chiamato per il contro esame dei video postati online, nell’udienza al tribunale di Urbino in cui il loro assistito è imputato per molestie. La tesi: se la donna avesse subito davvero conseguenze di tipo psicologico, dovute a molestie verbali e fisiche, non avrebbe trascorso serate in discoteca e condiviso l’esperienza sui social network.
I fatti risalgono al 2021. L.M. all’epoca 20enne, originaria di Cagli, frequenta per un certo periodo M.C. che di anni ne ha 30. Secondo la ricostruzione dell’avvocata della donna, Federica Mancinelli, i due escono insieme fino a quando lei decide di interrompere la frequentazione. L’uomo però, come riferito anche da dei testimoni, non accetta la decisione della giovane. E assume atteggiamenti persecutori che comprendono minacce verbali, lesioni fisiche e divulgazione di foto intime che, secondo le dichiarazioni del suo avvocato, causano alla ragazza “un importante danno psicofisico”.
La vicenda va avanti fino ai primi mesi del 2022, poi lei decide di denunciare e la pubblico ministero Enrica Pederzoli, chiede l’applicazione della misura cautelare che il giudice per le indagini preliminari convalida. Ad oggi scaduta per decorrenza dei termini.
Accusatrice e imputato non erano in aula: a rappresentarli c’erano i loro legali. E sono gli avvocati della difesa a mostrare alla giudice Benedetta Scarcella molti video in cui L. si diverte, balla e canta. La domanda ripetuta al perito con insistenza: “Una ragazza va a ballare se come dice lei sta così male?”. Lo psichiatra però è stato categorico: “Una ragazza di vent’anni può andare a ballare, a divertirsi con le amiche, vivere la sua vita e questo non è sarà mai in contrasto con il fatto che tu, ragazzo, con il tuo comportamento, mi hai causato un disagio pesante e insopportabile”. La prossima udienza sarà l’otto aprile 2025.