di MARIA CONCETTA VALENTE
URBINO – Un biglietto con scritto “buona vita” e una scatola di fiammiferi nel borsone dato all’amico. Ultimi indizi di un mosaico sempre più misterioso che si cela attorno alla scomparsa di Riccardo Branchini, il 19enne di Acqualagna sparito nella notte tra il 12 e il 13 ottobre. Il programma Chi l’ha visto?, in onda ieri sera su Rai3, è tornato sul caso con le nuove tracce, le parole degli amici e i sospetti del pubblico da casa e sui social sulla sincerità dei compagni: “Sembrano sapere più di quanto dicono”.
Lo strano ritrovamento nel borsone dato all’amico
Il suo soprannome era Branca e aveva il tic di toccarsi la barba all’altezza del mento, “un po’ da pensatore”. Sono trascorsi 24 giorni e di lui nessuna notizia. Emergono però nuovi particolari: in una tasca laterale del borsone che Riccardo aveva restituito all’amico Davide è stato trovato un bigliettino con su scritto “buona vita” e una singolare scatola di fiammiferi Guitar. Erano le 23:45 circa del 12 ottobre, poco prima che il 19enne facesse perdere le sue tracce. Davide dice che i due oggetti non appartengono a lui e chi la conosce non ha dubbi: “La calligrafia è di Riccardo”. Nelle puntate precedenti, sentito dai giornalisti di Chi l’ha visto?, il ragazzo aveva spiegato: “Sono a Bologna per l’università e lo utilizzo per portare su la roba da mangiare. Lo avevo dimenticato a casa di Riccardo, è stato lui a ricordarmelo”.
Proprio sul tema del borsone i telespettatori avevano notato uno strano sguardo d’intesa tra gli amici sentiti nelle puntate precedenti. Alice, tornata ieri sera davanti le telecamere di Chi l’ha visto? ha detto: “È un borsone in cui Davide mette dentro vestiti, sugo, niente di così eclatante”. Sull’orario considerato strano e tardo per prendere un borsone Alice ha detto: “Abitano abbastanza lontani, non riusciva a passare il giorno dopo”.
I dubbi sugli amici
“Secondo me gli amici non dicono la verità”. “Il loro modo di atteggiarsi sembra poco sincero”. “Soprattutto Davide, mi è sembrato spaventato”. “Gli amici sembrano preoccupati, ma non per il loro amico”. Sono i dubbi che i telespettatori scrivono sui canali social insinuando che i giovani non siano sinceri: nascondono qualcosa? Sentitisi sotto accusa, sono loro stessi che voglio chiarire a Chi l’ha visto?: “Ci sentiamo la responsabilità addosso perché comunque è nostro amico – dice Alice – un po’ ci sentiamo in colpa che non siamo riusciti ad aiutarlo fino in fondo”.
Sensi di colpa che condivide con Matteo, ma che “combattiamo” perché, “non è colpa nostra”, dicono in coro i due. “Noi abbiamo detto tutto quello che dovevamo dire a chi di dovere – continua la ragazza – vogliamo solamente aiutare come tutti quanti”. Con Alice e Matteo, insieme con Davide e Noemi, Riccardo aveva da poco fatto l’interrail in Europa. “Quando siamo tornati lui ci ha detto di sentirsi stanco, di sentire un peso, come se gli fosse successo qualcosa. Ma non c’è nulla dietro – chiarisce Matteo – è stato un viaggio lungo, stancante per tutti. Eravamo stravolti, ma non perché gli avessimo fatto qualcosa”. Il ragazzo chiude ogni altra diceria invitando al silenzio: “Quando non si conosce la situazione, al posto di speculare meglio portare rispetto. Parlare è l’ultima cosa da fare”.
“Mi sembra di vedere un’altra persona”
Nel frattempo, i familiari ancora non riescono a darsi una spiegazione. “Mi sembra di vedere un’altra persona in questo gesto”, dice con amarezza la mamma Federica Pambianchi alle telecamere di Chi l’ha visto? parlando dalla stanza di Riccardo. Con lei la nonna Osvalda, ancora incredula e con un rimpianto: “Non aver controllato quella notte che Riccardo dormisse nella sua stanza”, come faceva sempre. La cugina racconta di vederlo “un po’ schivo negli ultimi tempi, ma con nessun tipo di malessere”.
Nella puntata di ieri parla per la prima volta anche Daniel, un amico di vecchia data di Riccardo. Nelle sue parole, un “ragazzo d’oro”, generoso e amorevole, che per fare contenti gli altri “diceva sempre sì”. “La sua felicità era aiutare il prossimo. Lui ti viene incontro e la prima cosa che fa è chiederti se può fare qualcosa per te”. Guarda in camera poi e si rivolge direttamente all’amico: “Noi ci siamo. Sai dove abito, sai dove andare. Ritorna a casa insomma”.