Urbino, primi interventi di protesi d’anca con tecnica mini invasiva

URBINO, 8 NOV. –  All’ospedale di Urbino sono stati eseguiti i primi due interventi di protesi d’anca utilizzando la via mini invasiva anteriore, una tecnica innovativa che garantisce ai pazienti un recupero rapido e riduce significativamente il dolore post-operatorio.

“La protesi d’anca per via anteriore mininvasiva – ha dichiarato il direttore dell’Ast Pu, Alberto Carelli – è una tecnica eseguibile sulla maggior parte dei pazienti, con vantaggi notevoli che permettono un ritorno rapido alla vita quotidiana. Continuiamo a migliorare le prestazioni, con un’attività che, dal 2021 a oggi, è triplicata: siamo passati da 80 interventi di protesica maggiore nel 2021 a 207 nei primi dieci mesi del 2024″.

“Il nostro obiettivo – ha spiegato il direttore di Ortopedia e Traumatologia Paolo Pirchio – è di applicare regolarmente questa tecnica nei pazienti che ne hanno i requisiti. Grazie a un recupero più rapido, con un ritorno alla normalità in tre-quattro settimane e ridotti rischi di lussazione, l’intera equipe contribuisce in modo straordinario al miglioramento dei risultati”.

Soddisfazione espressa anche dal vice presidente della giunta e assessore alla Sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini: “Con l’introduzione della tecnica mini invasiva compiamo un passo avanti nelle cure ortopediche, offrendo ai marchigiani trattamenti più sicuri e un rientro veloce alla vita quotidiana”.

c.r.

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