Di CARLA IALENTI
URBINO – Natale a Milano per la Madonna di San Simone di Federico Barocci, il quadro dell’artista urbinate vissuto tra il Cinquecento e il Seicento. L’opera, una pala d’altare della Galleria Nazionale delle Marche di Urbino, sarà esposta a Palazzo Marino dal 4 dicembre al 12 gennaio 2025. L’opera sarà visibile gratuitamente nella Sala Alessi, lo storico salone di rappresentanza del Comune di Milano.
Il successo della mostra a Palazzo Ducale
Il prestito arriva dopo il notevole successo della mostra “Federico Barocci Urbino. L’emozione della pittura moderna”. Le 77 opere tra dipinti e disegni dell’artista, che da Roma tornò nella città ducale, hanno attirato oltre 80 mila visitatori a Palazzo Ducale in cinque mesi e incrementato del 20% i visitatori.
L’esposizione dal 20 giugno al 6 ottobre è stata frutto di prestiti dai musei e dalle gallerie italiane e straniere come la Galleria degli Uffizi di Firenze, quella nazionale d’arte antica di Palazzo Corsini, una galleria di Vienna e anche dall’ambasciata d’Italia a Londra. A curare la mostra il direttore della Galleria nazionale delle Marche Luigi Gallo e la docente di Storia dell’arte moderna all’Università di Urbino Anna Maria Ambrosini Massari, con il direttore della Rete museale Marche nord Luca Baroni e Giovanni Russo, funzionario storico dell’arte.
I curatori della mostra Luigi Gallo e Anna Maria Ambrosini Massari spiegano: “L’opera in mostra a Milano, città con la quale l’artista ha intrattenuto importanti e continuativi rapporti per alcune opere, in particolare per la Fabbrica del Duomo, è un apice della prima maturità di Federico, al centro della costruzione del suo personalissimo stile, pieno di un dinamismo interno tutto emozionale, modulato con colori sensitivi, per intonare, francescanamente, un cantico all’armonia del creato: uomini, piante, animali. (…) Un’opera che parla al cuore, che tocca le corde affettive, che ci coinvolge con la sua impetuosa dolcezza, la sua amorevole gentilezza”.
L’opera
Realizzata intorno al 1567, la “Madonna di San Simone” sovrastava l’altare della settima cappella della chiesa urbinate di San Francesco. La tela rappresenta la Vergine col bambino, il martire San Giuda Taddeo alla sua destra e San Simone alla sua sinistra, riconoscibile grazie alla sega usata dai suoi aguzzini per ucciderlo.
Dall’opera emerge la straordinaria capacità di Barocci di suscitare la tenerezza umana, soprattutto nella figura della Vergine che insegna a suo figlio a leggere.
Sulla destra la raffigurazione dei committenti della pala d’altare, Giovan Cristofero Biancalana e sua moglie Giacoma Lante, che donarono l’opera alla Chiesa. I due devoti partecipano alla scena sacra con grande intensità, segno di una vivida fede.