di RAFFAELE DI GAETANI
URBINO – Partire da un piccolo paese nei pressi di Urbino e arrivare a esportare in Nuova Zelanda, Giappone e altri 124 paesi nel mondo. È la storia della Green Power System di Lunano, azienda attiva nel settore dell’energia, la più grande costruttrice di gruppi elettrogeni in Italia.
La società ha deciso di potenziare la produzione acquistando alcuni terreni in località Ca’ Guerra, vicino Casanina, a 13 chilometri dal centro di Urbino, per costruire un’area di 73mila metri quadrati composta da due strutture: uffici e parte produttiva. Gli attuali 200 dipendenti aumenteranno secondo le previsioni di 80 unità raggiungendo i 280 posti di lavoro complessivi: saranno tutti dislocati a Ca’ Guerra a parte i sei di base in Francia. Il Ceo della società Raffaele Brugnettini, 59 anni nato a Lunano, conta di “realizzare entro un anno la prima piattaforma logistica. La partenza della produzione è prevista tra il 2027 e il 2028”. I lavori sono partiti il primo luglio 2023.
La nascita del sito
L’attuale polo produttivo della Green Power System si trova a Sassocorvaro. Il Ceo spiega il motivo della costruzione della nuova struttura a Ca’ Guerra: “L’idea è nata casualmente. Il Comune aveva la necessità di far partire quella zona industriale e noi quella di ampliare gli stabilimenti. La decisione è stata presa in poco tempo. Dal Comune c’è sempre stata grande collaborazione”. Il sindaco di Urbino Maurizio Gambini si è detto “felice che questa realtà venga a operare nel territorio perché è in crescita costante”.
L’impatto sul territorio
Il nuovo stabilimento porterà vantaggi per il territorio. Ad esempio il miglioramento della viabilità. Brugnettini spiega: “Dobbiamo ancora modificare lo svincolo per arrivare al sito industriale che attualmente è a una corsia (il sindaco Gambini sta discutendo con Anas per realizzarlo ndr) A oggi i mezzi devono passare dentro il paese di Casinina o andare alla rotonda di Ca’ Gallo. Ci auspichiamo anche di poter accedere più facilmente sia alla costa adriatica che a quella tirrenica dove ci sono vari porti importanti”.
Sull’impatto ambientale il Ceo della Green Power dice: “A Casinina assembleremo i componenti, quindi non ci sarà un impatto negativo sul territorio” e sulla tutela dell’ecosistema aggiunge: “Stiamo facendo delle scelte green. Dal riscaldamento, per cui utilizzeremo l’energia dei pannelli solari, allo smaltimento dei rifiuti. Abbiamo realizzato una vasca di 2500 metri cubi per trattenere le prime acque piovane ed evitare inondazioni. Abbiamo rispettato le nuove esigenze costruttive. Ci saranno anche infrastrutture per il territorio. La zona verrà circondata da una pista pedonale che collega Casinina al sito”.
Dna Montefeltro
La società avrebbe potuto decidere di spostarsi sulla costa ma Brugnettini rimarca l’importanza del legame con il territorio: “I problemi logistici sono molti, ad esempio dovremo fare molti trasporti speciali. Però la voglia di rimanere ancorati al territorio è stata superiore all’esigenza di una logistica migliore. Nella nostra zona c’è una cultura del lavoro più forte che altrove. La maggior parte dei dipendenti della Green Power sono del territorio”.