A Pesaro e Urbino sicurezza e redditi al top, ma sanità e trasporti frenano il benessere

di CHIARA RICCIOLINI

URBINO – Pesaro e Urbino è una delle province più vivibili delle Marche e radici del suo benessere affondano in redditi più alti della media, una sicurezza più solida del resto della regione e nell’ampiezza dell’offerta culturale. A fronte di ciò, sono gravi le carenze nella sanità e nei trasporti. Lo attesta l’ultimo report Istat sul benessere dei territori.

Le Marche si distinguono a livello nazionale: il 51% degli indicatori regionali Bes (benessere equo e sostenibile), come speranza di vita alla nascita, mortalità per incidenti stradali, tasso di occupazione giovanile, reddito medio disponibile pro capite, si colloca nelle fasce alte e medio-alte, superando di gran lunga la media italiana del 41,8%. Pesaro e Urbino spicca come seconda provincia marchigiana più performante, dietro ad Ancona.

Sicurezza e cultura, i punti di forza

La provincia si posiziona ai vertici negli indicatori sulla sicurezza: denunce per furti, borseggi e rapine sono ben al di sotto della media nazionale. I tassi di borseggio, ad esempio, si fermano a 60,9 denunce ogni 100.000 abitanti, contro le 219,1 del Centro Italia e le 143,5 del dato nazionale.

Anche il settore culturale è un fiore all’occhiello: con quasi il 25% dei musei marchigiani sul suo territorio, Pesaro e Urbino attira quasi metà dei visitatori della regione. Le biblioteche, poi, raggiungono l’87% dei comuni, garantendo un accesso capillare agli spazi della cultura.

Sanità e trasporti, il tallone d’Achille

Se la qualità della vita è alta, non si può dire lo stesso dei servizi pubblici. Pesaro registra il peggior dato regionale per emigrazione ospedaliera: il 22,2% dei pazienti cerca cure fuori dalle Marche, un dato doppio rispetto alla media italiana (8,3%).

Vanno male anche i trasporti pubblici. L’offerta nei capoluoghi marchigiani è molto sotto la media nazionale: a Pesaro, il rapporto tra posti e chilometri per abitante sono crollati dai 1.467 del 2019 ai soli 623 del 2022, uno dei valori più bassi della regione.

Lavoro, reddito alto ma tanti gli incidenti gravi

Buono il dato sul lavoro nella regione. Il reddito medio marchigiano (19.100 euro) supera quello italiano (17.500). La mediana è superiore anche a quella del Centro, che si attesta a 18.300 euro annui. Grave invece il tasso di incidenti sul lavoro: con 14 infortuni mortali o permanenti ogni 10.000 occupati, Pesaro supera la media nazionale di 10 punti.

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