di CHIARA RICCIOLINI
URBINO – Questa mattina, una donna di circa cinquant’anni è stata soccorsa in via Santa Margherita a Urbino, dopo che le vicine, preoccupate per la sua assenza, hanno deciso di allertare il 118. La donna, residente nella via, ogni usciva ogni mattina per andare a lavoro ma da giorni nessuno l’aveva più vista. Le vicine, preoccupate, hanno quindi richiesto l’intervento dei soccorsi. Giunti sul posto, i sanitari hanno suonato alla porta senza ricevere risposta e hanno immediatamente allertato i vigili del fuoco, che hanno forzato l’ingresso dell’abitazione, trovando la donna “ancora viva”. Ma le condizioni sono sembrate gravi, riferiscono alcuni testimoni. Immediatamente è stata trasportata all’Ospedale di Urbino.
Chi la conosce, racconta che è impiegata all’Ospedale di Urbino ed è molto conosciuta in città. Ogni mattina si ferma in Piazza della Repubblica per aspettare l’autobus e va a trovare i commercianti sotto al porticato, offrendo un sorriso e una parola a tutti. E proprio questo rapporto di cortesie reciproche, di persone che fanno comunità e non si voltano dall’altra parte di fronte alla difficoltà di un vicino, ha giocato un ruolo fondamentale nel far scattare i soccorsi.
“Viene spesso – racconta la farmacista della Farmacia Libonati – è una brava persona, sempre gentile”. In molti si erano accorti della sua strana assenza, che andava avanti da circa una settimana. L’ansia nei giorni si è gonfiata tra i cittadini, tutti questa mattina si sono allarmati e hanno cominciato a domandarsi cosa fosse successo, vedendo i camion dei Vigili del fuoco.
Di prima mattina uno dei farmacisti ha contattato l’edicolante accanto, chiedendosi se anche lui avesse notato l’assenza della donna. L’edicolante ha cercato più volte di chiamarla, senza però ricevere risposta. “Ero preoccupato, la sua assenza mi aveva insospettito. Lei è davvero una brava persona, si ferma sempre qui a parlare con me”, racconta dispiaciuto. “Sai come sta? Se lo scopri me lo fai sapere?”, chiede.
Tutti, in centro a Urbino tutti sperano di rivederla presto, di mattina alla fermata. E iniziare così, con quattro parole regalate mentre si aspetta l’autobus, il giorno che viene.