Di ANDREA BOCCHINI
URBINO – Tiziano Lovisolo resta agli arresti domiciliari: l’udienza è stata rinviata per la seconda volta, stavolta al 10 dicembre prossimo. La conferma, al Ducato, arriva dall’avvocata Caterina Calia la legale che difende il 24enne, originario di Monteprandone (Ascoli Piceno), che si è laureato all’Università degli studi di Urbino alla facoltà di Scienze Politiche. Lovisolo era stato arrestato il 5 ottobre, durante una manifestazione pro Palestina a Roma. Le accuse sono di aggressione, lesione e resistenza a pubblico ufficiale. Reati per i quali il giovane rischia fino a quattro anni di reclusione. “Il collegio ha accolto la nostra richiesta di rito abbreviato e ha rinviato l’udienza al 10 – spiega Calia – perché doveva acquisire il fascicolo del pubblico ministero per visionare nuovamente il materiale video. All’interno ci sono i video acquisiti sia dall’accusa che dalla difesa”.
I video
I filmati sono pubblici e online. E alcuni dei contenuti sono all’interno della contro-inchiesta realizzata il 21 novembre scorso da Index, media e ong indipendente (con base in Francia) che grazie all’utilizzo della modellizzazione 3D è riuscita a ricostruire gli eventi di quel giorno nella Capitale, durante la manifestazione che ha condotto all’arresto di Lovisolo. Il video, rilanciato anche dal quotidiano Il Manifesto, “è basato su un’analisi approfondita dei video che vanno a smentire la versione dei fatti presentata dagli agenti”, si legge sul loro sito.
La ricostruzione dei fatti
Lovisolo aveva deciso di partecipare alla manifestazione pro Pal insieme alla sua amica Yasmine Dabash, anche lei laureata a Urbino. Ma quando sono iniziati gli scontri “ci siamo persi di vista”, aveva detto la ragazza al Ducato. “In quel momento (quello dell’arresto ndr) non eravamo insieme. Ho provato a raggiungerlo al telefono e dopo meno di un’ora mi ha risposto ‘mi hanno preso’. Del suo arresto ho saputo tramite i social”. La Procura ha chiesto il carcere: secondo gli agenti, intervenuti in aula, il 24enne avrebbe sferrato calci e pugni a un poliziotto. E un funzionario ha ricevuto 45 giorni di prognosi per lesioni subite mentre stava cercando di bloccare Lovisolo.
“Tiziano non ha fatto nulla”
“Vedendo le immagini raccolte, l’accusa sostiene che Tiziano avrebbe dato due pugni al vicequestore, ma a noi non risulta”, aggiunge Calia. “Tiziano dice di non aver fatto nulla e i video ci danno ragione – continua – il contatto è assolutamente estemporaneo e Tiziano si è trovato una persona avanti che l’ha agguantato, in borghese. Stiamo parlando di un contatto durato due secondi totali”. E ancora sui presunti pugni, Calia aggiunge: “Questa questione è uscita nella precedente udienza del 14 novembre scorso. L’accusa ha presentato un video fatto da La7, sostenendo che Tiziano abbia tirato dei pugni. Abbiamo chiesto il video direttamente all’emittente televisiva in modo da visionarlo. Anche lì si vede come Tiziano entri a contatto con l’agente in borghese. Il fatto dura due secondi”. Poi conclude: “Abbiamo estrapolato tutti i fotogrammi e non c’è assolutamente nulla. Naturalmente rallentando il video, le immagini diventano meno chiare ma vi assicuro che si vedono solo due persone strattonarsi”.
Continua la solidarietà a Tiziano
Nel frattempo, anche oggi, davanti al tribunale di piazzale Clodio, è stato organizzato un nuovo presidio “per Tiziano”. Tante le persone che si sono mobilitate per dargli solidarietà. Tra queste anche il famoso fumettista Zero Calcare che prima della precedente udienza del 14 novembre scorso, ha deciso di omaggiarlo con una vignetta.