Di CHIARA RICCIOLINI
Questa settimana Urbino è il palcoscenico di una settimana ricca di eventi culturali, mostre e incontri dedicati a temi che spaziano dal Rinascimento all’intelligenza artificiale, passando per la valorizzazione del biologico. L’iniziativa, che si svolge nel contesto di Pesaro capitale della cultura per il 2024 e durerà fino a domenica 15 dicembre, è stata inaugurata oggi al Teatro Sanzio con interventi delle principali autorità locali tra cui il sindaco di Urbino Maurizio Gambini, l’assessora alla Cultura Lara Ottaviani, la prefetta di Pesaro e Urbino Emanuela Saveria Greco, il sindaco di Pesaro Andrea Biancani e l’assessora regionale alla Cultura Chiara Biondi. Un’anteprima si è svolta questa mattina al Liceo artistico “Scuola del libro” con la presentazione del concorso fotografico “Semi di sale”.
Per l’assessora alla cultura Lara Ottaviani la settimana è un’occasione ghiotta per la città perché “sarà costellata da una serie di eventi che sarà messa a disposizione della nostra cittadinanza, ma anche di chi vorrà venire a Urbino in questa settimana”. Tutto infatti è declinato attraverso tre filoni principali: lo spopolamento dell’entroterra, la denatalità e l’etica del lavoro; l’umanesimo scientifico, che collega il sapere rinascimentale all’intelligenza artificiale; e il benessere, “con una particolare attenzione al biologico e alla sostenibilità”, conclude Ottaviani.
Un logo speciale che celebra il territorio
Il logo dell’evento, ideato dal food guru Filippo Polidori, è un omaggio alla tradizione e alla visione del futuro. “Si ispira al Rinascimento e al biologico – spiega Polidori -, due elementi che rappresentano il Dna di Urbino”. “È un simbolo che richiama la biosfera, le colline verdi e la stella del Ducato. Urbino può e vuole essere un faro per il turismo green e sostenibile”.
Un programma ricco di eventi
La settimana offre un ricco calendario di appuntamenti, che spaziano tra arte, letteratura e riflessione sui grandi temi contemporanei. Tra gli eventi di punta, l’inaugurazione martedì della mostra “Sommovimenti” alla Galleria Albani e, sabato alle 14, una visita guidata alla mostra “Nel segno dell’impressionismo”, allestita nelle Sale del Castellare di Palazzo Ducale. Mercoledì alle 17, nella Sala del Maniscalco, si terrà un approfondimento dedicato al centenario di Paolo Volponi, figura centrale della cultura urbinate.
Le conferenze in programma esplorano temi cruciali come la transizione ecologica e il ruolo dell’intelligenza artificiale, segnalando la vocazione di Urbino a un dialogo tra passato e futuro. “La cultura è il motore per il futuro della città e del territorio”, ha dichiarato il sindaco Maurizio Gambini. “Urbino – ha sottolineato – è pioniera del biologico sin dagli anni Settanta”. Un’identità che oggi si riflette non solo nelle sue antiche sale storiche, ma anche nei campi coltivati secondo pratiche sostenibili. “La nostra città vuole lavorare per una qualità della vita centrata sulla persona e sulla sostenibilità, guardando al 2033, quando speriamo di diventare capitale europea della cultura”.
Tra gli eventi di maggiore rilevanza, spicca il ritorno del teatro al Cinema Ducale di Urbino, a oltre 35 anni dall’ultima rappresentazione in quelle sale. L’ultima serata teatrale risale al 1986 con il leggendario Mistero Buffo di Dario Fo, che attirò oltre 1200 spettatori in una sala con 1150 posti a sedere. Martedì 10 dicembre, il Centro Teatrale Universitario riporterà il teatro popolare in questo spazio storico con lo spettacolo musicale Attacchi di Swing della compagnia “I Musicomici” di Parma.
L’intervento del direttore della Galleria nazionale delle Marche
Luigi Gallo, direttore della Galleria Nazionale delle Marche, è intervenuto a sorpresa sul palco dell’inaugurazione e ha parlato dei lavori in corso a Palazzo Ducale, che mirano a valorizzare il patrimonio storico e artistico della città. “Stiamo lavorando per conservare e promuovere al meglio il nostro passato, con uno sguardo verso il futuro”, ha affermato.
La Settimana della Cultura di Urbino non è solo un evento, ma un manifesto della città e del territorio. Come ha ricordato Lara Ottaviani: “Questa iniziativa vuole raccontare il Rinascimento, ma anche indagare le sfide contemporanee, mostrando che passato, presente e futuro possono dialogare per costruire una società più equa e sostenibile”.