di RAFFAELE DI GAETANI
URBINO – Alla Carlo Bo è calato il numero degli iscritti e degli immatricolati nell’ultimo quinquennio. I primi sono passati da poco più di 15mila a circa 14.400 mentre i secondi da 4.700 a poco meno di 4.500. Il dato contrasta con quanto riportato dal Sole 24 ore secondo cui alla fine del 2023 era stato registrato un aumento delle immatricolazione a livello nazionale del 3%. E se sui numeri generali UniUrb ha registrato un calo, può sorridere invece sugli studenti in arrivo dall’estero perché Urbino piace nonostante le difficoltà logistica nel raggiungerla. Il numero degli immatricolati stranieri nell’anno accademico 23/24 rispetto al 19/20 è passato da 108 a 195 (+87). Anche gli iscritti stranieri aumentano di 30 unità.
Immatricolati: tanti dalle Marche, pochi dalle isole
Molti studenti delle Marche scelgono l’Università di Urbino per la loro formazione universitaria. Il numero degli immatricolati marchigiani nell’anno accademico 23/24 è stato di 2334. Il dato non si discosta dal numero registrato 5 anni fa (2329). La seconda regione in classifica per provenienza di chi decide di immatricolarsi è la vicina Emilia Romagna con 977 nuovi studenti. Un dato preoccupante emerge analizzando il numero degli studenti pugliesi. La loro regione si trova in terza posizione con 180 immatricolati che sono quasi la metà rispetto a cinque anni fa (360).
Guardando alla situazione generale emerge una diminuzione del numero degli immatricolati alla Carlo Bo da quasi tutte le regioni d’Italia. Le uniche eccezioni sono la Lombardia e il Piemonte in cui il numero degli iscritto è comunque basso: rispettivamente 21 e 77.
La lontananza dalla costa penalizza Urbino nelle immatricolazioni dalle isole. Gli arrivi dalla Sicilia in cinque anni sono calati quasi di due terzi passando dai 143 del 19/20 agli attuali 50 (-97).
Iscrizioni sotto i 15mila: crollo dal sud Italia
Quest’anno per la prima volta nell’ultimo quinquennio il numero degli immatricolati è sceso sotto i 15 mila con circa 14.400. Il picco c’è stato nel 21-22 quando, grazie anche al boom di iscrizioni per le lezioni a distanza causa covid, era stato di circa 15.600.
Nella storia della Carlo Bo ci sono sempre stati molti studenti provenienti dal sud. Eppure è proprio in queste regione che è stato registrato un grande calo degli iscritti. Considerando quelli di Sardegna, Sicilia, Basilicata, Puglia, Calabria e Basilicata il loro numero è passato dagli 2875 del 19/20 ai 1778 del 23/24 (-1097). In particolare dalla Puglia, terza in classifica per iscritti, c’è stato un calo di quasi 500 studenti: da 1211 a 777.