Pesaro Urbino perde 13 posizioni nella “classifica del benessere” del Sole 24 Ore

di Maria Dessole

URBINO – La qualità della vita peggiora nelle due capitali della cultura 2024, Pesaro e Urbino. Secondo la classifica elaborata dal quotidiano il Sole 24 Ore, che inquadra la qualità della vita nelle provincie d’Italia, dal 2023 Pesaro-Urbino ha perso 13 posizioni.

Fonte: Il Sole 24 Ore

Sono sette le categorie che compongono la classifica: ricchezza e consumi; affari e lavoro; ambiente e servizi; demografia, società e salute; giustizia e sicurezza; cultura e tempo libero.

Gli indicatori in negativo

Nella sezione dedicata al mondo del lavoro i dati descrivono un’economia in forte difficoltà. Dall’anno scorso la provincia ha perso 13 posizioni, ritrovandosi tra le ultime del ranking, e ultima tra le province marchigiane. Tra gli indicatori che scorrendo la lista restano impressi c’è quello sul tasso di incidenti mortali o che causano inabilità permanenti sul lavoro. Una nota positiva si registra nel ridotto gap occupazionale di genere: ci sono infatti quasi tante occupate quanti occupati e Pesaro Urbino si distacca di pochissimi punti da Firenze, in cima alla classifica. Alla ridotta disparità occupazionale tra uomini e donne non si accompagna la parità di salario tra lavoratrici e lavoratori. Il gender pay gap, la disparità di retribuzione tra uomini e donne, che vede le lavoratrici pagate in media di meno dei loro colleghi.

Fonte: Il Sole 24 Ore

Anche l’altro lato, quello dei datori di lavoro e delle imprese, si rivela in forte sofferenza. Pesaro Urbino è 95esima sulle 107 province in classifica, per ricorso alla cassa integrazione. A questo si aggiunge l’alto numero di esercizi che hanno dichiarato la cessazione di attività e di imprese fallite. Nel 2024 si è contratto il numero di iscrizioni nel registro delle imprese di start up innovative e imprese.

Sono di segno meno anche gli indici che delineano il tenore della vita quotidiana. Il pil pro capite si è ridotto dal 2023, mentre l’inflazione cresce: la provincia è tra le ultime venti d’Italia. Oltre la media nazionale sono anche le mensilità necessarie per comprare una casa e il canone di locazione in rapporto al reddito medio.

Gli indicatori in positivo

Sono quattro i settori in cui Pesaro Urbino si posiziona ben al di sopra della media nazionale: l’ambiente, la cultura, la giustizia e la sanità. È 15esima sulle 107 della classifica nazionale, e seconda in quella regionale dietro a Macerata, per la sicurezza dei cittadini. È sotto la media il numero di denunce in codice rosso, che comprende violenza e maltrattamenti. I reati più presenti sono i furti, le truffe e le frodi informatiche.

Nonostante la perdita di ben 17 punti, in tema ambiente tutta la regione Marche si è posizionata bene. Ma la provincia di Pesaro Urbino spicca per il basso rischio alluvione, l’unica delle confinanti, e il basso indice di fragilità urbana. Sono nella media nazionale sia lo stato della raccolta differenziata che l’efficienza delle reti di distribuzione dell’acqua potabile.

La demografia della provincia, a cui si lega lo stato di salute della popolazione, registra un calo importante rispetto all’anno scorso: -11 punti. Tuttavia la media degli indici rimane alta, facendo di Pesaro Urbino la 37esima provincia della classifica. Particolarmente buona è la qualità della vita delle donne e la speranza di vita alla nascita. Qui arriva l’unico primato per la provincia: la mortalità evitabile. Il dato tuttavia non è indice di un ottimo funzionamento dei servizi legati alla sanità, tutt’altro. Infatti a questo si abbina uno dei più alti tassi di emigrazione ospedaliera verso altre regioni: le dimissioni di residenti in provincia avvenute in altra regione sono oltre il doppio della media nazionale.

Fonte: Il Sole 24 Ore

Salute, ambiente e giustizia, seppure descrivano un buono stato di “salute” per la provincia di Pesaro Urbino, sono tutti calati rispetto al 2023. L’unico indice in positivo è quello che inquadra cultura e tempo libero, in cui il territorio scala tre posizioni in classifica: ora è 25esima. In particolare si posiziona sopra la media nazionale la spesa dei comuni per la cultura, a cui si aggiunge un’ampia offerta culturale. Anche per lo sport la spesa dei comuni è elevate. Le discipline più amate sono il volley e il nuoto, ma in cima c’è il motociclismo.

Tra gli sport individuai spicca il tennis. La presenza sul territorio di atleti come il pesarese Luca Nardi ha incentivato la pratica della disciplina. Un effetto, in piccolo, simile a quello scatenato dall’atleta altoatesino Jannik Sinner a Bolzano, che di nuovo risulta la prima provincia in Italia per numero di tennisti.

Particolarmente positivo è il dato di partecipazione elettorale: mentre la media nazionale è appena sotto il 50%, in provincia di Pesaro e Urbino arriva al 63%, facendone la quinta della classifica.

Lo storico

La posizione più alta della classifica del Sole 24 Ore a cui la provincia di Pesaro e Urbino è arrivata è la settima, nel 1991. La più bassa è quella del 2021 in cui risultava 56esima. Ci sono state due parentesi particolarmente positive, una negli anni ’90 (1991 al 1998) e la seconda tra gli anni 2008 e il 2013.

Fonte: Il Sole 24 Ore

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