Affitti brevi, nelle strutture a Urbino mancano i dispositivi di sicurezza e più della metà non sono registrate

Di ANDREA BOCCHINI

URBINO – Mancano gli estintori. Non ci sono nemmeno i dispositivi di rilevazione del gas e, all’appello, risultano assenti anche gli allarmi antincendio. Non solo. Più della metà delle strutture ricettive non è neanche registrata con il Codice di identificazione nazionale (Cin). È la situazione degli appartamenti, stanze e case vacanze nell’area di Urbino e Fermignano. Il Ducato ne ha presi in esame 42. Tra questi, più del 50% non hanno il Cin che diventerà obbligatorio per legge dal 1° gennaio 2025. Ma ad allarmare è soprattutto la mancanza dei dispositivi di sicurezza previsti dalla normativa nazionale: il 71% delle strutture non possiede un rilevatore di monossido di carbonio e nel 76% dei casi manca l’estintore (entrambi diventeranno obbligatori da gennaio 2025). Mentre il 66% non dispone di un allarme antincendio (non obbligatorio).

Cin obbligatorio

Le nuove regole per gli affitti brevi sono state chiarite dal ministero del Turismo lo scorso giugno e scatteranno a partire dal prossimo anno. Le disposizioni interesseranno chi affitta un immobile per brevi periodi (non inferiore ai 30 giorni). La prima accortezza è dotarsi di un Codice identificativo nazionale, attraverso la Banca dati delle strutture ricettive (Bdsr). Il Cin, una volta ottenuto, dovrà essere esposto all’esterno dell’immobile e indicato in tutti gli annunci pubblicitari, sia cartacei che digitali, incluse le piattaforme online (Airbnb, Booking), e gli intermediari che si occupano di locazioni brevi. Dunque, tempo fino a gennaio 2025 per dotarsi di Cin. In caso contrario, il titolare della struttura priva di codice può essere sanzionato con una multa che può andare dagli 800 agli 8 mila euro (in relazione alle dimensioni dell’immobile).

Dispositivi di sicurezza

In materia di sicurezza, invece, le strutture “destinate alla locazione breve o per finalità turistiche, gestite in qualunque forma (imprenditoriale e non imprenditoriale), dovranno essere munite di dispositivi per la rilevazione di gas combustibili e del monossido di carbonio, nonché di estintori portatili a norma di legge”, chiariscono dal ministero. Inoltre, sarà obbligatorio che ogni struttura sia fornita di estintori portatili a norma di legge per far fronte a eventuali incendi. La normativa prevede un estintore ogni 200 metri quadrati, con un minimo di un estintore per piano. Mentre, per gli immobili gestiti in forma imprenditoriale, si dovranno rispettare i requisiti relativi alla sicurezza degli impianti, come previsto dalla normativa statale e regionale.

Urbino (e dintorni) molto male

Nella città ducale, delle 42 strutture monitorate e prese dal sito Airbnb (altrettante si possono trovare su Booking o Subito.it), 22 non hanno il Cin e corrispondono al 52%. Sono 20, invece, le strutture registrate che possiedono il codice.

Ma i numeri che preoccupano sono quelli del mancato rispetto delle prescrizioni di sicurezza previste dalla normativa. Dei 42 immobili monitorati, 30 non possiedono un rilevatore di monossido di carbonio (il 71%). Gli allarmi antincendio, invece, non sono presenti in 28 strutture, cioè il 66%. Mentre gli estintori sono assenti in 32 immobili. Si tratta del 76%.

Come ottenere Cin e come mettersi a norma

Tra le strutture prese in esame c’è anche quella di Roberto Cioppi, consigliere comunale di maggioranza del comune di Urbino ed ex assessore al Turismo. Contattato dal Ducato, Cioppi ha chiarito quali sono le procedure per ottenere il Cin e l’eventuale difficoltà di dotarsi di dispositivi di sicurezza. “Registrare la struttura è stato semplice ed è possibile farlo dalla piattaforma digitale del ministero del Turismo”, spiega il consigliere. “Una volta sulla pagina ministeriale, occorre inserire tutti i dati amministrativi e catastali – continua – poi toccherà alla Regione, dopo un’attenta verifica, autorizzare o meno la struttura. Infine, il Cin ti viene comunicato”.

Sui dispositivi di sicurezza, invece, Cioppi chiarisce: “Abbiamo da poco provveduto a inserire un estintore che sia a norma di legge”. Mentre sul rilevatore di monossido di carbonio che nella sua struttura manca, aggiunge: “Ho tutti gli impianti elettrici comprese le piastre di cottura. Difficile che nei b&b e nelle case vacanza, come la mia, si mettano le cucine a gas. Ma in ogni caso non ci sarebbe alcuna difficoltà nel dotarsi di un rilevatore di gas”.

Articolo rettificato in data 18/12/24 alle ore 17:05: avevamo erroneamente inserito la piattaforma Facile.it tra gli altri portali immobiliari.

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