di LAURA NASALI
URBINO – Le pareti che richiamano il colore del cielo insieme a fiori e alberi di un verde vivace abbracciano l’insegna del reparto di pediatria. Il Natale sta per arrivare anche per i piccoli pazienti dell’ospedale di Urbino e sotto l’albero quest’anno ci sono tanti giochi e un gesto di solidarietà che è forse la sorpresa più grande.
I doni di Croce rossa
I regali sono stati raccolti nelle scorse settimane dai volontari della Croce rossa e donati dalle famiglie della zona. Un’iniziativa che ormai va avanti da tempo. “Noi li ringraziamo tanto perché io credo che non ci sia persona più fragile del bambino e soprattutto del bambino con le sue malattie. Anche se i piccoli hanno una grande resilienza, hanno una forza immensa – racconta Emanuela Lanfranchi, direttore del reparto.
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Un’iniziativa che ha visto coinvolta tutta la comunità, dalle famiglie ai singoli cittadini, che hanno portato alla sede dell’associazioni tanti giochi per far sentire meno soli i piccoli pazienti, costretti a passare il 25 dicembre tra le mura del reparto.
“Il sorriso di un bambino non ha prezzo e noi con questa attività cerchiamo di portare un po’ di allegria” dice Sabrina Lanci, vice presidente della Croce rossa di Urbino.
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I detenuti di Fossombrone
Ma quest’anno è arrivata anche una vera sorpresa. A mettere sotto l’albero del reparto pediatrico un pensiero ci hanno pensato anche i detenuti del carcere di Fossombrone. Tanti origami hanno colorato le stanze dei pazienti. Un pensiero che hanno dedicato alle pediatrie anche di Fano e Pesaro.
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“È stato un gesto d’amore immenso. Siamo stati molto contenti. Mentre i detenuti ci davano i loro lavori ci hanno detto che per loro il solo pensiero di aver donato un sorriso ai bambini con un dono per Natale è una rinascita – racconta commossa Lanfranchi – Gli auguro di mantenere sempre lo sguardo di un bambino, pieno di stupore che non si perde mai, anche nei momenti più difficili”.
Si abbracciano volontari, medici e infermieri davanti all’albero acceso. Sorridono guardando quei corridoi dove c’è un’unica certezza ogni giorno, non solo a Natale: lì la speranza non si perde mai.