URBINO, 20 DIC. – “Il progetto Pesaro-Urbino è chiuso perché Matteo Ricci è una persona inadempiente e inaffidabile. Chi vuole presentare la candidatura con noi venga a corte a parlare. Non la corte di Gambini, ma quella della città di Urbino”. Durante il Consiglio comunale il sindaco Maurizio Gambini è intervenuto per la prima volta sulla questione del denaro (40 mila euro) che la giunta regionale di Francesco Acquaroli (FdI) ha previsto per sostenere Norcia e la Civitas Appenninica nella candidatura a capitale europea della cultura 2033, invece dei co-capoluoghi di provincia Pesaro-Urbino.
Se il primo cittadino non si è espresso sulla scelta della Regione, ha avuto molto da ridire sulle amministrazioni di Norcia e Pesaro. Gambini ha mostrato a tutta la giunta la lettera ricevuta dal comune umbro il 5 dicembre, con cui Norcia invitava Urbino a sostenere la città, chiedendo 15 mila euro all’anno per tre anni. Il sindaco ha detto di non aver risposto perché “non è una modalità ricevibile”. L’appoggio alla Civitas Appenninica è quindi in standby. Nel frattempo Gambini si è tirato fuori dalla candidatura con il co-capoluogo. “Dal 2019 Ricci non ha mosso un dito. E la cosa più grave è che vada a Bruxelles a parlare del progetto Pesaro-Urbino senza nessuna mia delega. Per me lui e il suo metodo sono fuori dal mondo”.
Obiettivo adesso è ricominciare un percorso nuovo in cui la città ducale sia capofila e non un contorno. “Sono abbastanza arrabbiato”, ha aggiunto Gambini, che però si è detto disponibile a parlare con Andrea Biancani (Pd), attuale sindaco di Pesaro, purché sia fatto un confronto alla pari. E non esclude neppure Luca Serfilippi (FdI) sindaco di Fano, altro comune che Gambini vuole coinvolto nel progetto.
Il consigliere di opposizione Federico Scaramucci ha definito l’atteggiamento del primo cittadino “prepotente e dannoso”, che non aiuta, ma danneggia la città. “Se non l’hanno chiamata è perché non si fidano di lei. Dovrebbe dare sostegno a questo percorso di rafforzamento”, ha concluso Scaramucci.
m.c.v.