URBINO, 3 FEB. 2025 – La capogruppo di Lista civica Futura Maria Francesca Crespini, con due interrogazioni consecutive in Consiglio comunale, ha chiesto all’amministrazione di Urbino chiarimenti sul destino del centro informazioni alle porte della città, nel complesso del Consorzio di via Bocca Trabaria, e sull’opportunità dell’assegnazione di un progetto grafico nell’ambito dell’iniziativa Bio Rinascimento, tra le iniziative organizzate per l’anno di Pesaro Urbino co-capitali della cultura 2024.
La prima interrogazione ha riguardato il futuro dell’Infopoint, i cui tre dipendenti da dicembre 2024 sono a casa. I loro contratti non sono stati rinnovati da Urbino servizi, la partecipata del comune che gestisce il servizio. Aggiunge, la consigliera Crespini, che la locazione degli spazi è di 1200 euro al mese. Un costo “addossato” ai cittadini, la cui utilità, fa notare la consigliera, è limitata. Sarebbe un “piccolo numero” quello degli accessi dei turisti al punto informazioni. All’interrogazione ha risposto l’assessore al turismo Francesco Guazzolini. “Su Urbino servizi il Comune non ha potere direttivo”. Il sindaco Maurizio Gambini, intervenuto in coda all’assessore ha sottolineato l’importanza del sito, che presto riceverà nuovi finanziamenti grazie al Destination management organization, (Dmo), un progetto di turismo sostenibile che punta a migliorare la pianificazione e la gestione del turismo nelle Marche.
Con la seconda interrogazione Crespini ha chiesto chiarimenti sull’affidamento dell’incarico nell’ambito del progetto Unesco ”Vieni e vivi Urbino”, dato alla ditta P. & P. di Galeotti Giorgia, di creare un logo per l’evento Bio Rinascimento, tenutosi tra il 9 e il 15 dicembre 2024. Per il logo il comune ha pagato un compenso di oltre 13 mila euro alla ditta. Un prezzo definito “fuori mercato” da Crespini, che riferendosi alla scelta dell’amministrazione ha parlato di “analfabetismo amministrativo”. La titolare della ditta, aggiunge la Crespini, ha la qualifica di geometra.
A rispondere all’interrogazione è ancora Guazziolini che – confermando quanto detto dal suo predecessore Gabriele Cavalera – ha spiegato che “non ha importanza la qualifica della titolare dell’azienda, ma l’attività dell’azienda”; che ha collaborato con alcune delle aziende più importanti d’Italia. L’assessore ha poi ricordato che per la normativa del “codice degli appalti non è necessario il curriculum vite del titolare dell’azienda. Si guarda invece all’affidabilità dell’azienda”. Crespini durante il turno di risposta ha lamentato la mancanza di chiarezza, l’amministrazione comunale ha indicato come incaricata del progetto l’azienda Quinto Lancio di cui “non c’è traccia in alcun atto, determina o documento ufficiale fatto dagli uffici del Comune”.
a.b. e m.d.